Incidenti sul lavoro, ancora tre vittime: 2 operai e un agricoltore

Il numero degli incidenti sul lavoro non si placa in Italia: ogni giorno c’è una media di tre vittime. Quali sono le ultime tragedie avvenute.

Incidenti sul lavoro
Incidenti sul lavoro, ancora tre vittime: 2 operai e un agricoltore (immagine Pixabay)

Il primo incidente della giornata è avvenuto a Fusina, in provincia di Venezia, con un operato di 48 anni che è precipitato da un ballatoio mentre si trovava in un’azienda: era il dipendente di una ditta esterna di Treviso. Un’altra vittima è stata accertata a Castiglione delle Stiviere (Mantova) con un agricoltore 56enne travolto da un muletto che stava in quel momento guidando.

Nonostante l’arrivo dei soccorsi per entrambi non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto in Lombardia mentre stava rientrando in cascina con il mezzo, ma improvvisamente ha perso il controllo ed è rimasto incastrato fra i montanti del muletto. In provincia di Frosinone, precisamente a Sora, un pannello coibentato ha colpito un operaio di un’azienda che lavorava nel settore dei metalli ferrosi. Il forte vento avrebbe provocato la tragedia. Purtroppo la lista delle vittime sul lavoro è sempre più lunga, così come evidenziato dai dati Inail.

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Incidenti sul lavoro, le ultime 3 vittime in Italia

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Incidenti sul lavoro, le ultime 3 vittime in Italia

Continuano ad aumentare le vittime degli incidenti sul lavoro: al momento sarebbero tre le vittime accertate nella sola giornata di martedì 1 febbraio 2022. Intanto i numeri dell’Inail hanno accertato 1.221 denunce di vittime con una media di tre morti ogni giorno in Italia.

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Anche la politica italiana concorda sul fatto che ci sia bisogno di trovare una soluzione. Il Movimento 5 Stelle chiede un disegno di legge ad hoc. “Ci chiediamo quante altri morti dovremo contare prima che le altre forze politiche della maggioranza diano una manifestazione di esistenza, assumendosi la responsabilità di dare un segnale chiaro al Paese“, commentano i senatori pentastellati all’Ansa. La stessa idea è quella di Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana che parla di “strage di Stato“.

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