No vax, falsi positivi: come funziona la truffa della tessera sanitaria

La galassia dei No vax ha architettato un nuovo escamotage per ottenere il green pass senza fare il vaccino. E’ la truffa della tessera sanitaria. Ma ora la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta. Controlli nelle farmacie da nord a sud.

No vax, falsi positivi: come funziona la truffa della tessera sanitaria

“La Procura della Repubblica ha delegato la Guardia di Finanza a verificare presso la ASL 5 quante persone non vaccinate residenti nel territorio di competenza risultino contagiate da Covid 19 dall’entrata in vigore delle nuove restrizioni previste dal decreto legge n. 1 del 2022 per l’accesso ai posti di lavoro e in altri luoghi. Verificando anche quali strutture (ambulatori pubblici e privati, farmacie, medici di base) abbiano eseguito i tamponi necessari per accertarne la positività. L’indagine è volta ad accertare eventuali reati di falso o di altro tipo finalizzati al conseguimento del Green pass senza che ne ricorrano le condizioni”.

Questo è il comunicato stampa che la Guardia di Finanza di La Spezia ha emanato quando sono partiti controlli a tappeto su farmacie, laboratori e parafarmacie attrezzate per fare tamponi rapidi. Il sospetto, comprovato poi dall’esito dell’indagine, era che venissero segnalati falsi positivi per far ottenere il Green Pass ai No vax che vogliono continuare a lavorare senza farsi il vaccino. E dalla Liguria, l’inchiesta si è velocemente allargata a tutta l’Italia. Ecco, dunque, come i no vax hanno trovato un altro stratagemma per evitare il vaccino e ottenere illegalmente il Green pass.

LEGGI ANCHE Roberto Marescotti, chi è il medico no vax morto di Covid: guru dei No paura day

No vax, falsi positivi: come funziona la truffa della tessera sanitaria. Ecco il metodo

No vax, falsi positivi: come funziona la truffa della tessera sanitaria. Ecco il metodo

Funzionerebbe così: una persona risultata positiva al tampone rapido, prende la tessera sanitaria di altre persone no vax e si presenta in altrettante farmacie e laboratori facendo, così, risultare positivo il vero possessore della tessera sanitaria. Non è chiaro se il farmacista sia o meno al corrente, anche perché normalmente nessuno verifica la tessera con la carta d’identità. Ma il risultato è lo stesso. Si truffa il sistema e si ottiene lo status di malato. Basta poi andare cinque-sette giorni dopo a fare un tampone, che sarà negativo di certo, per ottenere il Green pass.

L’andazzo pare stia andando avanti già da settimane, ma adesso la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Per ora, nel sono già una cinquantina le farmacie/parafarmacie/laboratori sospesi per anomalie dei dati dei positivi registrati sulla piattaforma del Ministero della salute. Ma i Nas dei carabinieri e la GF continueranno a fare controlli a tappeto da nord a sud anche nei prossimi giorni. L’indicazione per chiunque in questo momento continua a fare tamponi, è di controllare anche la carta d’identità e la foto prima di effettuare il test.

Impostazioni privacy