Stupro Capodanno Roma, un arrestato positivo al Covid: c’è una novità sconvolgente

Dalle indagini degli inquirenti sulla presunta violenza sessuale, avvenuta lo scorso Capodanno in una villa a Roma, emergono novità importanti. Gli inquirenti devono però fare i conti con un problema inaspettato. 

Capodanno Roma stupro
Stupro Capodanno Roma, un arrestato positivo al Covid: c’è una novità sconvolgente (Immagine Rete)

Continuano le indagini sulle presunte violenze avvenute durante la notte dello scorso Capodanno, adesso l’attenzione si sposta dagli eventi di Milano a un episodio avvenuto a Roma. Nella prossima settimana è intanto in programma un interrogatorio di garanzia per un giovane arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza minorenne. La presunta violenza sarebbe avvenuta in una villetta del quartiere Primavalle.

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Il giovane avrebbe dovuto rilasciare una dichiarazione al gip, così come fatto da altri due giovani, ma attualmente è risultato positivo al Covid-19. Per quanto riguarda gli altri indagati, invece, entrambi avrebbero respinto le accuse, parlando di un rapporto consenziente.

Stupro Capodanno in una villa a Roma, le parole della presunta vittima

Stupro Capodanno Roma
Stupro Capodanno Roma, un arrestato positivo al Covid: c’è una novità sconvolgente (Immagine Rete)

La giovane presunta vittima ha parlato della presenza in casa di alcolici e sostanze stupefacenti. La ragazza avrebbe riferito di una “sensazione di non controllo” che a suo dire non sarebbe dipesa dalla semplice assunzione di droga e alcol. Ha dichiarato anche che il giorno successivo si sarebbe svegliata con “segni sul corpo” e lividi. Intanto gli inquirenti hanno ascoltato una ventina di minorenni per comprendere quanto avvenuto.

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Fra i denunciati ci sono tre maggiorenni e due minorenni, ma nel frattempo sono state ascoltate anche le amiche della giovane che ha denunciato tutto alle forze dell’ordine. I testimoni hanno fornito diversi elementi per accertare i presunti autori della violenza. Alcuni avrebbero raccontato quanto avvenuto quella notte ai genitori che, però, non sarebbero intervenuti per denunciare il grave gesto compiuto. Ciò sarebbe emerso dalle intercettazioni telefoniche su cui si poggiano le indagini gli inquirenti.

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