Alcuni responsabili dell’assalto alla CGIL di Roma sono stati fermati dalle forze dell’ordine per quanto avvenuto presso la sede del sindacato lo scorso mese di ottobre. Sono cinque le persone accusate.
Emergono novità importanti per quanto riguarda l’assalto alla sede della CGIL avvenuto il 9 ottobre 2021. La Questura di Roma ha eseguito 5 misure cautelari nei confronti di persone no green pass e militanti di Forza Nuova. I destinatari dei provvedimenti sarebbero accusati di essere parte attiva alle azioni di saccheggio e devastazione della sede nazionale della CGIL a Roma.
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Le accuse nei loro confronti sono anche quelle di resistenza e violenza alle forze dell’ordine presenti sul posto con l’obiettivo di fermare i disordini creati. Fra queste vi sarebbe anche il leader romano del partito Giuliano Castellino, attualmente in carcere con diverse accuse a suo carico. Le ipotesi di reato sono devastazione e saccheggio, due persone in particolare sono ai domiciliari, gli altri tre hanno invece l’obbligo di dimora.
Fra i destinatari dei provvedimenti anche il leader catanese di Forza Nuova. Arresti domiciliari quindi per il leader della sezione di Forza Nuova a Catania Giuseppe Bonanno Conti: l’uomo avrebbe secondo la Repubblica dei precedenti specifici. Disposto invece l’obbligo di dimora per un militante attivo a Bologna.
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Le altre misure riguarderebbero invece due persone di Roma incensurate. Le indagini sono state condotte dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Gianfederica Dito e puntano a fare luce su quanto accaduto durante l’assalto alla sede del sindacato.
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