Regina Elisabetta, no a spese legali per Andrea. Il principe costretto a…

La Regina Elisabetta non sarebbe intenzionata ad aiutare il proprio figlio, il principe Andrea, nel pagare un eventuale risarcimento legale nella causa con la donna che lo accusa di molestie. Per questo il duca di York starebbe pensando di vendere casa.

Regina Elisabetta
La Regina Elisabetta II e il Principe Andrea

Il principe Andrea è stato accusato da una donna, Virginia Giuffrè, di molestie sessuali. All’epoca dei fatti l’accusatrice era minorenne e faceva parte del giro di ragazze reclutate da Ghislaine Maxwell, condannata e adesso in carcere, per il suo compagno, Jeffrey Epstein.

LEGGI ANCHE > Djokovic rompe il silenzio, dall’Australia il messaggio su Instagram: “Non sono solo”

A breve il giudice Lewis Kaplan, a New York, deciderà se procedere contro il duca di York. Se cosí fosse sarà costretto a difendersi in aula o a raggiungere un accordo. In entrambi i casi i costi economici sarebbero enormi.

Il principe Andrea deve ancora finire di pagare la casa che avrebbe deciso di mettere in vendita

Regina Elisabetta
La Regina Elisabetta II accompagnata dal figlio, il principe Andrea

Il principe, che non ha entrate indipendenti, non sarebbe in grado di poter pagare il conto. La madre si sarebbe tirata indietro. Al reale, dunque, non resterebbe che vendere casa, lo chalet di Verbier acquistato nel 2014 per circa 20 milioni e che non avrebbe ancora finito di pagare. La villa ha sei camere da letto e una piscina riscaldata e gode di una vista spettacolare sulla vallata.

LEGGI ANCHE > Rivolta Kazakistan, decine di morti. L’ordine del Presidente: “Sparate senza preavviso”

L’ex proprietaria, Isabella de Rouvre, avrebbe infatti lamentato il mancato pagamento dell’ultima rata di sei milioni di sterline. La donna non avrebbe citato in giudizio Andrea solo perché la casa sarebbe già in vendita da alcuni mesi per 17 milioni di sterline. Denaro che servirebbe al principe per saldare l’ultima quota e per eventuali future spese legali.

Impostazioni privacy