Due gruppi No Tav hanno dato vita a un lancio di fuochi d’artificio verso il cantiere dell’alta velocità, causando di conseguenza un incendio nei boschi. Decisivo l’intervento dell’idrante che ha evitato un incendio di dimensioni maggiori.
Il cantiere dell’alta velocità di Chiomonte è stato teatro, durante la notte di Capodanno, di fuochi d’artificio esplosi contro le forze dell’ordine presenti vicino al cantiere. L’azione del gruppo di Askatasuna e dell’ala oltranzista No Tav ha causato un incendio nei boschi limitrofi.
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Il tempestivo intervento degli idranti ha permesso di spegnere subito le fiamme, evitando il propagarsi dell’incendio nella zona circostante. La Digos ha nel frattempo individuato 17 componenti del gruppo: a loro carico pendono le accuse di procurato incendio boschivo.
Protesta No Tav sfocia in incendio, 17 persone identificate dalla Digos
Gli inquirenti di Torino hanno così individuato il gruppo che avrebbe dato vita all’attacco nel cantiere, causando un incendio nel bosco. Grazie all’intervento dell’idrante della Polizia è stato evitato il peggio, le fiamme avrebbero infatti potuto raggiungere la montagna. I fuochi d’artificio sarebbero stati lanciati dai No Tav verso le forze dell’ordine che presidiavano il cantiere per la nuova ferrovia Torino-Lione.
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Le forze di polizia hanno utilizzato i lacrimogeni con l’obiettivo di disperdere i manifestanti. La protesta dei No Tav si è svolta nella zona del cantiere. Momenti di tensione alla vigilia del nuovo anno, tutto però si sarebbe risolto grazie all’intervento dell’idrante. Ecco le immagini con il video dei fuochi d’artificio che hanno causato disagi nel cantiere dell’AV fra l’Italia e la Francia.
