Morta Pupetta Maresca, prima donna boss della camorra

E’ morta Pupetta Maresca. La lady camorra degli anni ’80 viveva nella sua casa a Castellammare di Stabia. Era malata da tempo.

pupetta maresca
Morta Pupetta Maresca, prima donna boss della camorra

E’ morta ieri sera nella sua casa di Castellammare di Stabia Pupetta Maresca. Aveva 86 anni ed era malata da tempo. Figlia di un contrabbandiere e vedova del boss Pasquale Simonetti, detto Pascalone ‘e Nola, è stata protagonista delle vicende della camorra negli anni ’80. Una vita assolutamente fuori dal comune la sua, tra criminalità e cinema. Era al sesto mese di gravidanza quando, nel 1955, uccise a colpi di pistola Antonio Esposito, il presunto mandante dell’omicidio del marito.

Fu arrestata e condannata a 13 anni e 4 mesi di carcere, dove partorì il primogenito Pasquale. Dopo oltre 10 anni di prigione fu graziata, una volta uscita sposò sposò Umberto Ammaturo, altro pericoloso criminale da cui ebbe due figli.

LEGGI ANCHE >> Partinico, il Comune sciolto per mafia rinasce da 3 donne

Pupetta Maresca, dalla sfida a Cutolo al cinema

pupetta maresca
Dalla sfida a Cutolo al cinema

Pupetta Maresca si dichiarò in maniera aperta rivale di Raffaele Cutolo e della sua camorra organizzata, fu accusata dell’omicidio di Ciro Galli, uomo di fiducia di Cutolo. “Se per Nuova Famiglia si intende tutta quella gente che si difende dallo strapotere di quest’uomo, allora mi ritengo affiliata a questa organizzazione”. Nel 1986 fu nuovamente arrestata per affiliazione alla Nuova Famiglia. Una volta uscita è tornata a vivere a Castellammare di Stabia, sua città natale.

LEGGI ANCHE >> Omicidio Niccolò Ciatti, il padre scrive al presidente Mattarella

Di bell’aspetto, vinse un concorso locale di bellezza. E tentò anche la carriera cinematografica, interpretando nel 1967 il ruolo della protagonista nella pellicola ispirata alla sua vita “Delitto a Posillipo” di Renato Parravicini. Alle sue vicende sono stati dedicati diversi altri film. Tra cui “La sfida” di Francesco Rosi del 1958 e “Il caso Pupetta Maresca” di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora del 1982.

Impostazioni privacy