Licenziamenti bloccati fino alla prossima primavera. Chi vorrà ridurre l’organico a Gennaio dovrà necessariamente inviare una comunicazione ai dipendenti interessati 90 giorni prima che scatti la risoluzione del rapporto.
Licenziamenti bloccati fino alla prossima primavera. Lo prevede una norma della Legge di Bilancio 2022 che introduce un divieto “di fatto”. Le aziende che vorranno ridurre l’organico da gennaio dovranno obbligatoriamente inviare una comunicazione ai dipendenti interessati almeno novanta giorni prima che scatti la risoluzione formale del rapporto di lavoro.
In sostanza, il lavoratore che riceve la lettera a gennaio non potrà essere licenziato fino ad aprile. In assenza della notifica il licenziamento, individuale o collettivo, sarà ritenuto nullo. La previsione, però, non riguarda tutte le realtà produttive ma esclusivamente quelle in cui nel 2021 operavano almeno 250 dipendenti, compresi dirigenti e apprendisti. Unica eccezione le aziende in cui viene rilevato squilibrio patrimoniale o economico finanziario.
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Con l’introduzione di questa norma il Governo intende perseguire l’obiettivo della tutela del mercato occupazionale e produttivo. La comunicazione del licenziamento dovrà essere notificata non solo ai diretti interessati ma anche alle rappresentanze sindacali o unitarie (Rsa e Rsu), alle sedi territoriali delle associazioni sindacali di categoria più rappresentative a livello nazionale, alle Regioni interessate, all’Anpal e ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico.
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La lettera dovrà contenere le ragioni economiche finanziarie, tecniche e organizzative dei licenziamenti, l numero ed i profili dei dipendenti interessati dalla riduzione dell’organico o dalla chiusura dello stabilimento e il termine entro il quale è prevista la cessazione dell’attività lavorativa.
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