Restrizioni a Natale, il governo pronto a decidere: ecco quando

L’aumento dei contagi preoccupa la politica nazionale e quindi il governo guidato da Mario Draghi. In vista del periodo di Natale non si escludono nuove misure per frenare l’avanzata del Covid.

Covid Natale
Restrizioni a Natale, il governo pronto a decidere: ecco quando

Il periodo delle vacanze di Natale è un momento alquanto delicato soprattutto vista la situazione della pandemia che preoccupa numerose regioni italiane e non solo. A tal proposito è prevista per giovedì 23 dicembre la convocazione della cabina di regia, il giorno successivo la conferenza stampa di fine anno. Si tratta di un momento delicato e proprio per questo il governo vorrebbe lanciare un messaggio agli italiani, soprattutto in vista del periodo natalizio.

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Proprio il prossimo giovedì servirà per avere un quadro completo sulla situazione pandemica. Nel frattempo il presidente Mario Draghi vuole chiedere ai cittadini il massimo senso di responsabilità, nel pieno rispetto delle norme contro il Covid. L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione, soprattutto visto l’aumento dei contagi. Diverse regioni sono già in zona gialla, altre dovrebbero retrocedere e aumentare le misure restrittive.

Natale e il pericolo Covid, cosa potrebbe decidere il governo Draghi

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Natale e il pericolo Covid, cosa potrebbe decidere il governo Draghi

Mario Draghi vuole quindi incentivare la campagna vaccinale che avrebbe raggiunto  importanti risultati, cercando di evitare soprattutto eventuali chiusure, viste come un grave problema per l’economia locale e/o nazionale. Prevista massima attenzione a eventuali assembramenti.

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A tal proposito è intervenuto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, che ha parlato della variante sudamericana in aumento. “La presenza della variante Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni“, dichiara l’esperto. Attualmente sarebbe presente la variante in una novantina di Paesi, così come dichiarato dall’Oms, ma a mali estremi si potrebbe perfino prendere in considerazione l’ipotesi di obbligo mascherine all’aperto e super green pass in Italia, per fare praticamente qualsiasi cosa. Da un lato si chiede quindi prudenza, dall’altro maggiori restrizioni per evitare il peggio.

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