Haaland al Barcellona, clamorosa riapertura: le condizioni poste ai catalani

Haaland nel mirino del Barcellona. Laporta vuole il maxi colpo, il Borussia Dortmund ci sta pensando: club pronto a trattare.

Haaland, apertura del Borussia (Getty Images)
Haaland, apertura del Borussia (Getty Images)

Haaland è nel mirino di mezza Europa: talento assoluto, giovane dall’aria di un veterano, oltre ogni record possibile. La Bundesliga ai suoi piedi, il Borussia Dortmund la sua casa. Chissà ancora per quanto. Perchè uno così finisce inevitabilmente sull’agenda dei top club e poco importa se il mercato è in crisi, anzi meglio: senza riferimenti precisi un colpo del genere diventa alla portata di tutti. La pandemia ha riportato una sorta di Democrazia economica.

Il pallone si sta sgonfiando e servono ancor più introiti, nel frattempo il calciomercato prosegue e con esso le pazze idee – che poi tanto folli non sono – dei colossi che spostano capitali come figurine. È il caso del Barcellona: i Blaugrana sono alle prese con il caos bilanci, in ottima compagnia, naturalmente, ma questo non frena il club dal fare progetti sul futuro.

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Haaland, Barcellona in pole: le condizioni per trattare

Il norvegese nel mirino dei Blaugrana (Getty Images)
Il norvegese nel mirino dei Blaugrana (Getty Images)

Tradotto: la prossima estate serve un colpo in entrata per riportare i tifosi allo stadio. Non che manchi la voglia, anche perché i catalani hanno sempre avuto il pubblico dalla loro parte. Manca l’entusiasmo: il pathos che ti fa comprare magliette, gadget e biglietti con la stessa continuità di un cocktail al Sabato sera. Quell’atmosfera, per intenderci, che portava Leo Messi. La Pulce ora è all’ombra della Torre Eiffel e a Barcellona deve tornare a spuntare il sole.

Per questo nei piani c’è un biondo acceso, di quelli che il sole – nonostante la provenienza – ce l’hanno dentro e lo fanno sbocciare con un paio di prodezze: Haaland diventa, dunque, una necessità per far partire la rivoluzione catalana proprio dal mercato. Obiettivo possibile, con qualche sacrificio. Anche se le cose si fanno in due: il Borussia si sta comportando come la reginetta del ballo. Consapevole di avere i gioielli dalla sua, fa aspettare i corteggiatori.

Non solo soldi, il deterrente europeo: cosa potrebbe convincere il norvegese

Haaland sembrava incedibile, ora i tedeschi – dopo aver oliato le parti giuste di un meccanismo – si siedono a trattare. Le condizioni, s’intende, le dettano loro: potere di acquisto e blasone. Tanto basta per fare la differenza anche al cospetto di una realtà come il Barcellona, disposta a tutto ma con le finanze da tener d’occhio: il prezzo della follia ha un costo ben preciso. Si tratta di 150 milioni.

Cifre da capogiro se pensiamo anche all’ingaggio, ma qualcosa si può limare. In primis, però, il Barcellona deve assicurare la sostenibilità della trattativa. Altrimenti il Borussia nemmeno tratta. E fra gli argomenti a sostegno dei catalani deve esserci – oltre alla presenza dei fondi di investimento che aiuteranno il club – anche la certezza della Champions League.

Qualora il Barcellona non dovesse parteciparvi il prossimo anno, Haaland (e Raiola) è pronto a guardare altrove: PSG e Manchester City restano alla porta. Juventus, invece, che sceglie obbligatoriamente di rimanere più defilata. Per Haaland c’è la fila, ma il Barcellona ha gli strumenti per scalare posizioni. Laporta e soci sono avvisati, d’ora in poi non si scherza più.

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