Smart working, contratti e accordi individuali: la proposta del Governo

Smart working, lavorare da casa a patto che vengano definiti criteri e regolamentazioni precise: il Governo incontra le parti sociali.

Nuove regole per lo Smart working (Getty Images)
Nuove regole per lo Smart working (Getty Images)

Non solo il Green Pass sul tavolo di Governo: le nuove misure preventive, che dovrebbero risultare effettive entro questa settimana, non sono l’unico oggetto di discussione per l’Esecutivo di scopo targato Draghi. In questa nuova fase della lotta alla pandemia si parla anche di lavoro: convivere con il virus, monito utilizzato più volte, significa anche cambiare le abitudini di una comunità.

Il lavoro da casa – generalmente detto “Smart working” – abbiamo imparato a conoscerlo per motivi di prevenzione. Potrebbe presto, però, diventare un’abitudine: le aziende hanno visto che potrebbe essere un’opportunità di lavoro in più, l’impiego cambia. Non i risultati. Le modalità, tuttavia, restano da definire.

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Smart working, snodo cruciale: il ruolo del Governo nella nuova legislazione

Il lavoro si appresta a cambiare (Getty Images)
Il lavoro si appresta a cambiare (Getty Images)

Qui entra in gioco il Governo. Perchè lavorare da casa – per quanto possa risultare più comodo – deve avere dei paletti entro cui muoversi: zone di confine da stabilire al fine di evitare lo sfruttamento del lavoratore dipendente. 16 articoli che in 8 pagine fissano quelli che dovrebbero essere i capisaldi di una nuova legge che si appresta a fare scuola in materia di Giurisprudenza.

Retribuzione con adeguamento salariale alle mansioni e rapportato alle ore lavorative. Anche e soprattutto il concetto di “lavoro agile”: il dipendente – stando a casa – non può essere automaticamente reperibile a qualsiasi ora: il meccanismo della reperibilità va appianato e definito. Così come il confine fra lavoro abituale e straordinario. Tutto da stabilire.

Orlando, Ministro del Lavoro, tuttavia, definisce questa come una “svolta necessaria per il nostro Paese che cambia anche nelle sue forme d’impiego”. Modalità questa che dovrebbe favorire anche le assunzioni. I primi incontri con parti sociali e sindacati sembrano positivi, nelle prossime settimane la stretta: lavorare da casa è possibile, basta capirne i criteri. Le necessità sono già sotto gli occhi di tutti.

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