Notte di scontri a L’Aia e in altre zone dell’Olanda: almeno 28 arresti

Ancora scontri in tutta l’Olanda contro le misure imposte dal governo per frenare i contagi Covid. A L’Aia e in diverse città nella notte ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e polizia. Diversi gli agenti feriti, almeno 28 gli arresti. Proteste anche negli stati di calcio. 

Olanda
Un’altra notte di scontri in diverse zone dell’Olanda- 28 arresti in tutto (immagine dalla rete)

E’ stata un’altra nottata di proteste e scontri in varie città dell’Olanda. Da giorni in centinaia stanno manifestando contro lockdown e altre misure anti-Covid imposte dal governo di Mark Rutte. E ieri sera ci sono stati momenti di altissima tensione a L’Aia, nell’ovest del paese, i manifestanti hanno lanciato pietre e altri oggetti contro la polizia. Hanno bruciato biciclette e scagliato pericolosi fuochi d’artificio. Secondo quanto è stato raccontato, almeno cinque agenti sono rimasti feriti, di cui uno è in condizioni piuttosto serie a causa di un trauma cranico.

Sono sette, al momento, le persone arrestate. Il sindaco de L’Aia, Van Zanen, aveva messo in allarme le forze di polizia, perché le proteste erano attese. In particolare, già da venerdì il controllo è stato rafforzato in alcuni quartiere della città, ma le violenze sono state molto più intense del previsto. Solo 24 ore prima c’è stata guerriglia anche a Rotterdam. E il sindaco l’ha definita “un’orgia di violenza” che ha provocato 2 feriti e 51 arresti.

Intanto ieri notte ci sono stati scontri anche in altre città olandesi: a Roermond, Stein, Urk e Bunschoten. Stesso copione. Almeno un centinaio di violenti hanno scatenato la loro furia contro la polizia, scagliando petardi e fumogeni. Bruciando biciclette, cassonetti di rifiuti e lanciando sassi contro le vetrine. In totale, tra ieri sera e questa mattina sono state arrestate in tutto il Paese almeno 28 persone.

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Notte di scontri in diverse zone dell’Olanda: proteste anti-Covid anche negli stati di calcio

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Anche dove non ci sono state guerriglie di strada, i cittadini olandesi hanno trovato il modo di protestare. Dopo che per le norme anti contagio tutte le partite del campionato olandese si giocheranno a porte chiuse, ieri i tifosi hanno fatto irruzione negli stadi. Ieri sera, nello stadio di Alkmaar alcune persone sono riuscite ad arrivare sul prato e la partita è stata sospesa. Lo stesso è avvenuto anche allo stadio Heracles-Fortuna Sittard.

La polizia olandese è in allerta, perché le proteste non si fermeranno. Attraverso il tam tam dei social, molti olandesi stanno continuando a darsi appuntamento per boicottare le restrizioni. Intanto, però, nel Paese i contagi aumentano di giorno in giorno: sono sempre sopra quota 25mila e in costante crescita. Anche la pressione negli ospedali sta aumentando ed è proprio per questo che il parlamento ha scelto di attuare immediatamente una stretta. L’Olanda è stato il primo Paese in Europa, infatti, a decidere per un nuovo lockdown generalizzato di tre settimane.

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