La festa abusiva è stata organizzata in uno stabile abbandonato di via Taverna, in zona Forlanini, a Sud di Milano. Quando è arrivata la polizia per mettere fine al rave, i ragazzi si sono barricati all’interno del palazzo.
La musica finisce e la festa – organizzata in barba alle regole anti Covid – si spegne. A mettere fine alla serata, domenica mattina, è stato un blitz della polizia in via Taverna, in zona Forlanini, a Sud a Milano. Da diverse ore all’interno di un edificio abbandonato era in corso un vero e proprio rave party abusivo. L’intervento degli agenti è scattato dopo che alcuni residenti di zona hanno segnalato musica ad alto volume e l’arrivo di molti giovani.
Quando la polizia è arrivata sul posto – con Digos, Scientifica e Volanti – dentro la struttura c’erano ancora oltre trenta giovani, che hanno sbarrato gli ingressi e hanno cercato di barricarsi all’interno.
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Con l’aiuto dei vigili del fuoco i poliziotti sono comunque riusciti ad entrare nell’edificio, che si trova accanto al parco Forlanini. Gli agenti hanno identificato tutti i presenti e li hanno fatti andare via. Un altro gruppo di giovani, che forse poco prima degli agenti stavano ballando anche loro, sono stati tenuti lontani dal palazzo abbandonato. Via Taverna era già stata meta di altri rave e feste illegali.
Tre ragazzi sono stati trattenuti sul posto perché sono stati identificati come gli organizzatori dell’evento. Gli agenti hanno sequestrato le casse e tutte le attrezzatture e stanno effettuando accertamenti del caso. Tutti saranno segnalati all’autorità giudiziaria.
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Il rave di Milano non è un caso isolato. La notte del 2 novembre, le forze dell’ordine sono state impegnate a sgomberare un capannonne alle porte di Torino, tra Nichelino e Borgaretto.
Gli agenti della Polizia in quell’occasione avevano identificato circa 3mila persone e 1.500 mezzi, tra auto, camper e furgoni. A Torino si erano dati appuntamento ragazzi provenienti da tutta Europa. Le operazioni di sgombero sono andate avanti per giorni.
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