Anagrafe digitale, al via da lunedì: cos’è e come funziona

Da domani al via l’Anagrafe digitale. Permetterà di ottenere 14 certificati senza dover recarsi agli sportelli sul territorio e senza dover effettuare più alcuna spesa in bolli. Basterà connettersi a un portale e utilizzare le proprie credenziali Spid o Cns. Come funziona. 

Anagrafe digitale al via: cos’è e come funziona

A scaricare il primo certificato è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma da domani saranno tutti i cittadini italiani a poter ottenere, gratuitamente, 14 certificati utili alle pratiche burocratiche della vita di tutti i giorni. Basterà collegarsi alla neonata piattaforma “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente”, raggiungibile attraverso il sito internet ufficiale, www.anagrafenazionale.interno.it . Si accede con le proprie credenziali Spid, la carta d’identità elettronica o la propria Carta Nazionale dei Servizi.

I certificati saranno disponibili sul nuovo portale, realizzato da Sogei, anche in multilingua per i Comuni con plurilinguismo. In futuro saranno implementate sul portale ulteriori funzioni, come le procedure per effettuare il cambio di residenza. “E’ l’inizio di una rivoluzione che parte proprio dalla condivisione delle banche dati e che eviterà ai cittadini di dover fornire dati che già sono nella disponibilità di almeno un’amministrazione pubblica. Per un’Italia finalmente più semplice, più veloce, più innovativa e più giusta“, ha commentato il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

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Anagrafe digitale: quali certificati si possono ottenere online

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Anagrafe digitale: quali certificati si possono ottenere

Come spiegato dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica, si potranno scaricare – anche per familiari – certificati quali: Anagrafico di nascita, Anagrafico di matrimonio, di Cittadinanza, di Esistenza in vita, di Residenza, di Residenza AIRE, di Stato civile, di Stato di famiglia, di Residenza in convivenza, di Stato di famiglia AIRE, di Stato di famiglia con rapporti di parentela, di Stato Libero, Anagrafico di Unione Civile, di Contratto di Convivenza. Non servirà più fare lunghe file agli uffici anagrafe territoriali, e per richiedere un certificato non si dovranno pagare marche da bollo da 16 euro come successo finora.

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Il Ministero per l’Innovazione Tecnologica in una nota spiega. “Con un’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile“. La nota ufficiale dell’ente prosegue. “Grazie ad ANPR le amministrazioni italiane avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e informazioni anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini“, conclude il comunicato.

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