Covid, Rezza (ISS): “I casi sono in aumento. La situazione in Italia”

Gianni Rezza analizza l’aumento dei casi Covid-19 in Italia e offre un quadro completo della situazione: il commento sui dati dell’andamento settimanale.

Rezza Covid
Rezza parla dell’andamento dei casi Covid in Italia (Immagine Rete)

Giovanni Rezza è il direttore di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità che ha evidenziato un problema da non sottovalutare per quel che riguarda i casi da Coronavirus. “Questa settimana abbiamo un aumento abbastanza elevato dell’incidenza dei nuovi casi di Covid-19. Anche se in termini di occupazioni di posti ospedalieri, sia di area medica e sia di terapia intensiva, siamo ancora fortunatamente al di sotto della soglia critica. Rt pero è piuttosto elevato“. Commenta così durante il resoconto settimanale sull’andamento della pandemia nel consueto monitoraggio al venerdì.

LEGGI ANCHE >>  Covid, Bassetti scettico per la terza dose agli under 40: i motivi

I numeri sono in aumento, nonostante i casi di persone ospedalizzate non sia una forte criticità, almeno per il momento. C’è necessità comunque di un cambio di passo per evitare contagi fuori controllo ed eventuali misure restrittive. Rezza parla dell’impossibilità al momento di prevedere previsioni sui picchi della pandemia per la quarta ondata.

Gianni Rezza (ISS) parla dei contagi da Covid-19

Rezza Covid Italia
Rezza analizza andamento Covid settimanale in Italia (Immagine Rete)

Secondo Rezza sarebbe impossibile fare delle previsioni sull’andamento e quindi anche sul tasso di crescita dei contagi. “Potrebbero cambiare i comportamenti, potrebbe scattare una nuova corsa al vaccino, non lo sappiamo. I modelli matematici fanno stime, ma non sappiamo“, ha precisato Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione per il ministero della Salute.

LEGGI ANCHE >> Covid, l’epidemiologo Piscitelli a Free.it, “Contro quarta ondata serve migliorare qualità dell’aria indoor”

Questa tipologia di incremento avrebbe comportato, secondo gli esperti, un evidente aumento di casi di asintomatici o paucisintomatici, cioè persone con sintomi evidenti che però non necessitano di un ricovero in ospedale, molto più alto rispetto ai casi gravi. “Questo è l’effetto protettivo del vaccino. Non possiamo escludere l’aumento dei casi, ma con un numero contenuto di ricoveri“, ha ribadito Rezza.

Impostazioni privacy