Con molta schiettezza, Matteo Renzi si tira fuori dall’ipotesi di guidare in futuro la Nato. Il leader di Italia Viva ha parlato a Bruxelles di politica di sicurezza comune, di elezioni francesi e non solo. Le sue parole.
“Io alla Nato? Nel giro di un quarto d’ora faccio scoppiare una guerra. Non è il mio campo“. Con questa secca dichiarazione, il leader di Italia Viva chiude alla possibilità di voler correre per la guida dell’organizzazione di difesa transatlantica. Renzi ha parlato a Bruxelles, nella sede del partito liberale fiammingo Open Vld, intervistato da Angela Mauro, giornalista dell’HuffingtonPost.
“Ci sono italiani più adatti di me“, ha proseguito Renzi, citando l’attuale leader del Partito Democratico Enrico Letta e l’ex Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. Renzi vedrebbe bene anche l’attuale Ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini e il commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni. L’ex premier chiude invece all’ipotesi che possa essere Giuseppe Conte a guidare l’organizzazione. “Gli americani non si fidano di lui, chissà come mai“, ha punzecchiato il leader di Italia Viva.
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Renzi: “Spero Macron vinca elezioni, partita vera è lì”
Ma non solo di difesa ha parlato Renzi. L’ex premier si è soffermato anche sulle elezioni francesi del prossimo anno, lette in chiave di una possibile futura area comune centrista in Europa. “Spero che Macron vinca, io me lo auguro profondamente perché la partita vera è lì’“, ha detto l’ex sindaco di Firenze. “Se vince Macron penso si crei uno spazio politico nell’area riformista in Europa, che noi vorremmo incoraggiare anche nell’ottica delle liste transnazionali del 2024“.
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E in ambito di politica interna, Renzi ha tenuto a diradare l’ipotesi di voto anticipato al 2022, magari in seguito all’ascesa di Draghi al Quirinale. “Non possiamo permetterci un anno elettorale, nel 2022 cambia anche il Patto di Stabilità“, ha detto il leader di Italia Viva. Che si è poi espresso anche su quanto lo riguarda in merito alle indagini sulla fondazione Open: “Io non ho commesso nulla di illegale, spero i magistrati possano dire lo stesso. Ho 46 anni, posso aspettare quei 5 o 6 anni per vedere chi ha ragione e chi ha torto“, ha concluso Renzi.
