Vaccini, Speranza: “Efficacia resta alta contro ricoveri e decessi”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto sulla situazione sanitaria italiana del Covid-19 e sull’andamento della campagna vaccinale. Queste le sue parole.

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Vaccini, Speranza Efficacia resta alta contro ricoveri e decessi

L’efficacia dei vaccini resta elevata. Sia nel prevenire l’ospedalizzazione (91%) che il ricovero in terapia intensiva (95%), così come i decessi (91%). Lo ha comunicato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo ai lavori del 19esimo convegno di diritto sanitario, in svolgimento all’Università Cattolica di Milano.

Speranza ha poi commentato l’aumento dei nuovi casi in tutta la popolazione, e anche tra gli operatori sanitari. In quest’ultimo segmento, i casi registrati questa settimana sono stati 641, contro i 537 dei sette giorni precedenti. “In una fase di recrudescenza del virus a livello europeo come quella a cui stiamo assistendo, bisogna accelerare sulla somministrazione dei richiami”, ha sottolineato il ministro. Comunicando che nella giornata di ieri intanto “sono state superate le 2 milioni di terze dosi effettuate“.

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Speranza, Sanità non può essere tema solo nazionale

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Speranza Sanità non può essere tema solo nazionale

Speranza si è poi soffermato sulla necessità di una dimensione europea in merito ai temi sanitari. “Le politiche per la salute e le politiche per la sicurezza sanitaria non possono essere considerate un tema esclusivamente nazionale“, ha affermato il ministro. Per poi aggiungere che i mesi del Covid hanno offerto “una granitica certezza“. Ovvero che “si tratta di grandi questioni internazionali e come tali devono essere trattate“. Per Speranza, servono maggiore sinergia e coordinamento, puntando verso “un’Unione Europea della salute“.

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L’esponente di LeU ha offerto poi alcune critiche al comportamento dell’Europa, che in merito alla gestione della pandemia “ha avuto due tempi, un primo tempo di lentezza e incapacità di leggere la profondità del fenomeno“, e un secondo in cui “ha cambiato marcia e ha fatto lo scatto che serviva“. Un esempio è relativo agli acquisti condivisi dei vaccini, effettuati solo dopo che “Francia, Italia, Germania e Olanda hanno stretto una prima intesa con le compagnie farmaceutiche” e solo dopo la Commissione Europeaha messo in campo un meccanismo che ci ha consentito di recuperare il ritardo“, ha sottolineato Speranza.

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