Caso Marsiglia-Lazio, Mentana, Di Battista e Meloni: chi ha difeso i tifosi biancocelesti

Violenti e fascisti, per questo motivo pericolosi. La linea del ministro degli interni francese che ha deciso di vietare la trasferta ai tifosi della Lazio a Marsiglia offendendo migliaia di italiani è stata duramente criticata da direttori, giornalisti e esponenti politici, non solo di fede biancoceleste. 

Marsiglia-Lazio
Caso Marsiglia-Lazio, Mentana, Di Battista e Meloni_ chi ha difeso i tifosi biancocelesti

Fango e offese gratuite nei confronti dei tifosi della Lazio. Tutto troppo facile e scontato. La verità è che la mossa del ministro degli interni francese deve coprire e prevenire altro. Cosa? Non ci giriamo troppo intorno: nell’esecutivo del presidente Macron, i suoi predecessori, la UEFA, FIFA, ma sopratutto le forze di polizia internazionali sanno benissimo chi sono i tifosi del Marsiglia. Quale spessore criminale si annida in una delle curve popolata da gruppi ultras tra i più violenti del calcio europeo.

Vietare la trasferta ai tifosi della Lazio è giusto ma per questioni di ordine pubblico generale. Altrimenti il rischio concreto sarebbe stato quello di una serata difficile con probabilmente l’assalto dei marsigliesi ai laziali. Rivalità fortissime, vecchie ruggini, sappiamo tutto. Ma qui il calcio centra poco. Perchè è andata allo stesso modo anche con altre tifoserie anche meno blasonate di quella biancoceleste, con una rivalità inferiore.
A Marsiglia troppo spesso le notti europee sono finite con agguati nel centro città o vie limitrofe.

Violenze nei confronti dei tifosi ospiti che in visita prima della partita o dopo il match a cena. E non per forza si deve essere ultras, aggressioni ci sono state anche a tifosi comuni, famiglie, gruppi di amici. Questa è Marsiglia e lo sanno tutti i massimi organi europei del calcio, delle forze dell’oridne europee e i servizi di intelligence francesi.

Caso Marsiglia-Lazio: chi ha difeso i tifosi biancocelesti

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Caso Marsiglia-Lazio: chi ha difeso i tifosi biancocelesti

Detto questo che bisogno c’era di offendere tutti i tifosi della Lazio. Perchè quando l’occasione si presta si chiama sempre in causa tutti con la solita storia del fascismo, della violenza, saluti romani e altro ancora. Premesso che parte degli ultras laziali abbiano esternato la loro fede politica in questo senso è acclarato e nessuno lo disconosce. Ma il tifo in generale, la società hanno sempre preso le distanze. E ancora, da che pulpito arriva un’accusa così grave. Il ministro degli Interni francese ha vietato la trasferta a Marsiglia ai fan laziali a causa dei “comportamenti violenti di alcuni tifosi” ma anche di frequenti “cori fascisti e saluti romani”.

La Lazio in un comunicato ha già condannato e pretende le scuse perchè per pochi non si può offendere migliaia di persone che con tutto questo non hanno nulla a che fare. Anche il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, notoriamente tifoso dell’Inter ha difeso i supporter biancocelesti e replicato alla linea dura del governo francese: “Secondo me è una vergogna. Allora che tra le tifoserie e che nelle curve ci sia anche questo è noto, ma anche la Francia non è da meno. Comunque non si può criminalizzare un’intera tifoseria per questo, non si può all’interno di uno spazio comune come l’Unione Europea. Ognuno di noi ha le proprie idee anche in questione di tifo, ma qui non c’entra. Questo è un vero affronto a tutte le tifoserie italiane. Concludo qui” dice durante la diretta del suo telegiornale.

Di battista, Botteri e Meloni in difesa dei supporter della Lazio

Nella stessa serata ospite a Rete4 anche Alessandro Di Battista tifoso della Lazio condanna le motivazioni della decisione presa dal ministro francese. Poco più tardi su Rai3, la giornalista Giovanna Botteri, inviata Rai, professionista seria e tifosa laziale replica così alle offese nei confronti dei tifosi biancocelesti. “Sono laziale e non sono né fascista né violenta”.  

Sul fronte politico si muove Fratelli d’Italia e la leader Giorgia Meloni, tifosa della Roma ma chiede rispetto per gli italiani. Sulla sua pagina Facebook il capo politico di FDI scrive: “Fratelli d’Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire l’immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre. Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l’accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l’accesso su suolo francese “dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra. Ci aspettiamo dal Presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone” conclude

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