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Bolsonaro in visita a Padova, scontri in piazza: idranti e cariche

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Paolo Verri

4 anni ago

Tensioni con le forze dell’ordine per la visita del presidente del Brasile: circa 500 giovani dei gruppi di antagonisti e dei centri sociali, hanno cercato di raggiungere la Basilica del Santo. Fermata una donna.

Bolsonaro a Padova, scontri tra manifestanti e polizia: idranti e manganellate

Tensioni, manganellate in centro a Padova, dove i manifestanti si sono scontrati con la polizia per impedire la visita di Jair Bolsonaro. Nel pomeriggio era atteso in città il presidente del Brasile, che aveva annunciato di voler visitare la Basilica di Sant’Antonio, molto venerato nel Paese carioca. Sono andati in scena, invece, violenti scontri di piazza. Un gruppo di circa 500 antagonisti ha dato battaglia, fermamente deciso a non farlo passare. La polizia ha anche utilizzato gli idranti per cercare di disperderli, ma loro hanno reagito tirando oggetti e scandendo slogan di protesta.

Due le cariche di alleggerimento, con tanto di manganellate tra agenti e contestatori. In un primo momento hanno anche provato a resistere e a non spostarsi, ma poi sono stati obbligati ad indietreggiare. Una ragazza è stata fermata e portata in Questura per essere identificata e per accertamenti da parte della Digos.

Bolsonaro in visita a Padova: scontri in piazza

Il giallo della visita al Santo del presidente del Brasile, tra le contestazioni

Solo le cariche delle forze dell’ordine e gli idranti hanno disperso i 500 antagonisti che stavano avanzando in via Belludi, la principale strada d’accesso alla Basilica di Sant’Antonio. I contestatori si sono defilati lungo via Roma. Alcuni di loro hanno riportato delle contusioni. La situazione attorno alla Basilica è tornata alla normalità solo dopo le 17.30, quando i contestatori si sono spostati in altre piazze del centro di Padova.

Le proteste contro il presidente del Brasile

Il gruppo di antagonisti ha iniziato ad affluire in Prato della Valle nel primo pomeriggio, nonostante la pioggia battente. Per evitare che raggiungessero la Basilica, si sono schierate le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, con tanto di unità cinofile, camionette e idranti. In mattinata Bolsonaro è andato ad Anguillara, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria. La sua famiglia è partita dal comune nella Bassa padovana per emigrare in Brasile a fine ‘800. Bolsonaro ha anche incontrato alcuni lontani parenti.

Il giallo sulla visita al Santo: dubbi della Diocesi

Dopo il pranzo ad Anguillara, Bolsonaro sarebbe dovuto arrivare in visita a Padova, dove ci sono stati gli scontri che potrebbero aver fatto cambiare programma al presidente brasiliano. Non si sa se si sia recato in visita privata in Prato della Valle dopo che la manifestazione era finita abbia deciso di raggiungere direttamente l’hotel, blindatissimo e top secrett, dove trascorrerà la notte.

Dubbi sulla visita erano stati avanzati anche dalla Diocesi di Pavova, che ha deciso di non ricevere il presidente del Brasile in forma ufficiale. “Bolsonaro si faccia promotore di politiche rispettose della giustizia – aveva fatto sapere la Diocesi in una nota ufficiale – della salute, dell’ambiente, soprattutto per sostenere i poveri. Non si nasconde che il conferimento della cittadinanza onoraria ci ha creato forte imbarazzo, stretti tra il rispetto per la principale carica del caro paese brasiliano e le tante e forti voci di sofferenza che sempre più ci raggiungono, e che non possiamo trascurare”.