Covid, curva in salita. Rezza e Brusaferro mettono in guardia sull’aumento dei positivi

L’epidemia corre veloce in Italia. 5.335 i nuovi casi in 24h, 33 i morti. Il Ministro Speranza avverte che serve prudenza. Dalla cabina di monitoraggio settimanale, i virologi avvertono che la situazione potrebbe peggiorare. Numeri in crescita in 18 Regioni.

Anche in Italia la curva dei contagi si sta alzando. A raccontarlo sono i dati del Monitoraggio delle Regioni della Cabina di Regia che si riunisce ogni venerdì. Oggi sono stati segnalati 5.335 nuovi positivi al Covid 19 e il tasso di positività è salito all’1,1%. Più 0,85% rispetto a ieri.

“I numeri della pandemia in Italia sono in crescita, anche se la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi europei. È necessaria cautela e prudenza, e mantenere misure di precauzione quali l’uso delle mascherine“, ha detto Roberto Speranza, Ministro della Salute. Secondo gli analisti, se la crescita dei contagi continua con questa velocità, già la prossima settimana tutte le Regioni potrebbero ritrovarsi in zona gialla. A preoccupare, poi, è il dato sulla  contagiosità di questa variante del Covid. “La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e in avvicinamento alla soglia epidemica“, ha spiegato ancora Speranza. “Anche per la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero il dato è in aumento e sopra la soglia epidemica”, ha aggiunto.

Rispetto a qualche giorno fa, oggi si calcolano 46 nuovi casi di coronavirus su 100 mila abitanti. Una settimana fa, per esempio, erano solo 34 le nuove infezioni, sempre su un campione di 100 mila abitanti. “La tendenza a lieve peggioramento e c’è anche un leggero aumento dell’occupazione in area medica. Per fortuna ancora ben al di sotto della soglia critica. Quindi i vaccini stanno mostrando la loro straordinaria capacità nel proteggerci, soprattutto dalla malattia grave ma bisogna continuare a tenere comportamenti prudenti“. Lo ha detto il consulente del Ministro Speranza, Gianni Rezza.

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Covid, curva in salita. Aumentano anche i ricoveri

In effetti, è aumentato il numero dei ricoveri sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva, dove la percentuale di occupazione dei letti è al 3,7%. Ma le vittime oggi sono 33. La situazione, dunque, è potenzialmente molto rischiosa e se la situazione non migliorerà già nei prossimi giorni, potrebbero esserci dei rischi. L’Italia potrebbe ritrovarsi nella quarta ondata, che sta già investendo altri nazioni come la Gran Bretagna e l’Austria.

“Alcuni Paesi europei sono in ricrescita, e anche nel nostro Paese la circolazione sta ricrescendo in quasi tutte le Regioni, esattamente in 18. E tocca tutte le classi di età“, ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro. “Dal monitoraggio settimanale – ha aggiunto – emerge anche che l’età mediana è stabile per quanto riguarda l’infezione. Mentre è in risalita quella al primo ricovero, 70 anni, e quella all’ingresso in terapia intensiva, sempre 70 anni”, ha specificato ancora Brusaferro.