Processo a Salvini per Open Arms, l’ex ministro: “Ong complici delle morti in mare. Difendere confini un dovere”

Matteo Salvini da Palermo non arretra un centimetro sulla sua idea di politica anti immigrazione. All’uscita dopo il rinvio dell’udienza al processo Open Arms, l’ex ministro dell’interno fissa chiaro le sue idee.

Matteo Salvini
Processo a Matteo Salvini per Open Arms

Il selfie dentro l’aula dove questa mattina c’è stata l’udienza per il processo Open Arms rinviato al al 17 dicembre. La telefonata a Silvio Berlusconi durante una pausa e il messaggio a Giorgia Meloni. Si sdoppia Matteo Salvini, il leader della Lega sul fronte giudiziario difendere le scelte fatte nell’agosto 2019, quando era Ministro dell’Interno e sulle quali la ong Open Arms lo accusa, dall’altra la coalizione di centrodestra da tenere ben salda.

A Palermo l’udienza viene rinviata, Salvini esce e accompagnato dai suoi legali parla alla stampa. Respinge le accuse della ong Open Arms, spiega come a suo dire non ci fu nessun ritardo sullo sbarco dei 147 migranti e che ha agito per il bene dell’Italia: “Difendere i confini è un dovere” dice chiaramente. Il segretario del carroccio poi spiega ancora: “Mi dispiace per due cose, il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono per un processo politico voluto dalla Sinistra. Vado a processo per aver fatto il mio dovere di ministro, ovvero difendere i confini. E’ surreale” racconta ancora il leader leghista.

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Salvini su sbarchi e testimoni a processo. Su Richard Gere dice…

Salvini Open Arms processo
Salvini attacca su sbarchi e testimoni al processo Open Arms a Palermo

Nel suo punto stampa fuori l’aula bunker di Palermo dove è imputato al processo Open Arms, Matteo Salvini fa notare come rispetto alla sua gestione di ministro dell’interno gli sbarchi siano raddoppiati in un solo anno. Poi l’affondo sulle ong e il delicato tema dei muri ai confini chiesti da alcuni paesi della UE. “Le ong sono complici dei morti in mare. La Spagna ha fatto cose che l’Italia non ha mai fatto. Ci sono 12 governi che chiedono muri per difendere i confini, non il cattivo Salvini” dice il leghista.

Quanto alle testimonianze ammesse a processo dai giudici c’è anche quella dell’attore Richard Gere, da sempre molto vicino alle iniziative umanitarie di Open Arms. Fin da subito accusò il politico leghista per le sue idee anti immigrazione. L’americano sarà uno dei testi ammesso a processo. L’affondo di Salvini: “Verrà a testimoniare anche Richard Gere. Ditemi voi quanto è serio un processo quando verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che il processo duri il meno possibile perché ci sono cose più importanti” conclude il segretario della Lega.

Centrodestra, Salvini telefona a Berlusconi e scrive alla Meloni

E’ successo durante una pausa dell’udienza questa mattina. Matteo Salvini ha approfittato per chiamare il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: i due, fanno sapere fonti della Lega, hanno concordato di vedersi in settimana con i rispettivi ministri per fare il punto sulle proposte della coalizione di centrodestra. Salvini parlando alla stampa ha poi raccontato di aver mandato un messaggio anche a Giorgia Meloni capo politico di Fratelli d’Italia: “Voglio una coalizione compatta” ha chiuso il leghista.

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