Palermo, falso nei bilanci comunali: indagato il Sindaco Orlando

Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando indagato per falso nei bilanci comunali. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura anche altri 23 tra ex assessori, dirigenti e capi area. Sono accusati di falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico.

Leoluca Orlando

Falso materiale commesso da Pubblico Ufficiale in atto pubblico. Nei bilanci che vanno dal 2016 al 2019. Questa è l’accusa mossa dalla Procura nei confronti del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e 23 fra ex assessori, dirigenti, capi area e revisori. Gli indagati hanno ricevuto, la sera di mercoledì 20 ottobre, la notifica di conclusione delle indagini, firmata dai Sostituti Procuratori Andrea Fusco e Giulia Beux e dal Procuratore Aggiunto Sergio Demontis.

“Ho avuto comunicazione dell’avviso di un’indagine. Esaminerò gli atti depositati dalla Procura della Repubblica e per fare massima chiarezza attendo di essere ascoltato dai Magistrati titolari delle indagini. Sul merito e sulle competenze. In una materia, peraltro, particolarmente tecnica”, ha commentato Orlando.

Il Consiglio Comunale aveva recentemente approvato la procedura di pre dissesto poiché dalla chiusura del bilancio era emerso un buco di 80 milioni di euro nei conti del Comune. Si attende, quindi, la presentazione di un piano tagli che andrà a incidere sui servizi offerti in maniera sostanziosa.

LEGGI ANCHE >> Chiusa inchiesta Open, undici indagati tra cui Renzi, Lotti e Boschi

Leoluca Orlando, le irregolarità contestate

Leoluca Orlando

Diverse le irregolarità contestate a Orlando dai Sostituti Procuratori Andrea Fusco e Giulia Beux e del Procuratore Aggiunto Sergio Demontis. Come riporta Repubblica, si va dall’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, dalle risorse patrimoniali alle politiche abitative.

“I Pubblici Ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria Generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate, tenuto conto dei dati, a loro noti, degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti. Così inducendo in errore il Consiglio Comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”, si legge nel provvedimento dei Magistrati.

 

Impostazioni privacy