Lunedì complicato per trasporti, scuola e uffici pubblici. I Sindacati di base hanno proclamato uno sciopero di 24 ore in tutta Italia, che riguarderà settori pubblici e privati. Saranno comunque tutelate le fasce garantite soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico nelle grandi città.
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione. Questa la richiesta alla base dello sciopero di oggi lunedì 11 ottobre. 24 ore di possibili disagi in tutta Italia: riguarderà indistintamente settori pubblici e privati. Gli unici servizi garantiti saranno quelli del trasporto pubblico nelle grandi e in fasce orarie specifiche: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
A Roma è stato organizzato un corteo di protesta che partirà da Piazza della Repubblica alle 10. “Una molteplicità di appuntamenti alle 10 del mattino porterà la protesta delle aziende in crisi sotto al Mise, sotto le finestre di Giorgetti. La protesta di professori, studenti e personale Ata sarà in Viale Trastevere assieme ai ricercatori, precari e non; mentre Brunetta avrà nelle orecchie i sonori fischi dei lavoratori pubblici radunati a Palazzo Vidoni”, comunica l’Unione Sindacale di Base.
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Lunedì di passione per tutti coloro che si sposteranno con i mezzi pubblici dunque. Ma il nodo dolente sarà verificare la tenuta del sistema trasporti dal 15 ottobre in avanti. Quando entrerà in vigore il Green Pass obbligatorio sul luogo di lavoro. Quanti autisti, tranvieri e macchinisti rimarranno a casa? L’impatto che la protesta contro la certificazione verde avrà sulla mobilità delle grandi città è per ora in fase di valutazione.
Al momento le aziende si stanno mobilitando nella ricerca di personale sostitutivo per cercare di assorbire la possibile carenza di personale. La problematica potrebbe assumere una certa rilevanza se le assenze dovessero accumularsi in fasce orarie circoscritte. Se invece dovessero distribuirsi nell’arco dell’intera giornata lavorativa sarebbe possibile attutire il colpo grazie all’impiego di autisti e macchinisti di riserva. La tenuta dei trasporti si giocherà dunque su una linea sottile. L’equilibrio tra i no pass assenti e il personale di riserva.
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