Il Pd chiede lo scioglimento di Forza Nuova: perché oggi si può

Dopo l’assalto alla sede della Cgil sabato a Roma si valuta la possibilità di sciogliere Forza Nuova. Presentata dal Pd una mozione alla Camera e al Senato. Nel testo si viene ribadito che la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

presentata a camera e senato mozione per lo scioglimento di Forza Nuova

Sciogliere Forza Nuova. Questa è la richiesta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta, a seguito dell’assalto alla sede della Cgil di sabato scorso. Il Pd ha presentato alla Camera e al Senato una mozione per lo scioglimento della formazione di Roberto Fiore e Giulio Castellino. E ha chiesto agli altri partiti di sottoscriverla. La valutazione di ammissibilità resta comunque di spettanza del Viminale.

La mozione potrebbe essere attivata dalla Legge Scelba del 20 giugno 1952 che attua la dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione, cioè il divieto della ricostituzione in Italia del Partito Fascista. “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista, si legge nel testo.

Secondo il primo articolo della Legge Scelba si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, movimento o gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza. O svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolgendo la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compiendo manifestazioni esteriori di carattere fascista.

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Forza Nuova, applicazione Legge Scelba e precedenti

Giuliano Castellino, Forza Nuova

I fatti di Roma di sabato scorso appaiono pienamente riconducibili nel perimetro di applicazione della Legge Scelba. In ogni caso non sarebbe neanche necessario far riferimento agli assalti alla sede della Cgil e al Policlinico Umberto I in quanto la stessa Forza Nuova non avrebbe mai fatto mistero della predilezione per metodi violenti. “La destra neofascista e neonazista sta cercando di riprendere la scena cavalcando il movimento dei novax e no Green pass”, ha dichiarato il Capogruppo del Pd di Regione Lombardia Fabio Pizzul. E non usa giri di parole neanche il Segretario del Pd Enrico Letta che in un’intervista a La Stampa ha bollato i fatti di sabato come squadrismo fascista: “Quanto accaduto è inequivocabile, è un movimento neofascista. Non capisco perché Meloni e Salvini non si dissocino apertamente. Queste vicende non c’entrano nulla con la destra e la sinistra. E neanche con il Green Pass”, conclude Letta.

In Italia sono 3 i casi in cui un movimento è stato  sciolto per applicazione della Legge Scelba. Ordine Nuovo sciolto nel 1973, Avanguardia Nazionale nel 1976 e Fronte nazionale sciolto nel 2000. L’obiettivo in ogni caso di applicazione è stata la tutela della legalità democratica e repubblicana sancita dalla Costituzione.

 

 

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