Salvini-Draghi, Giorgetti ammette: “Dopo il temporale viene sereno”

Spegne le polemiche degli ultimi gironi facendo capire che tra il premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini è tornata la quiete. Il ministro dello sviluppo economico Giorgetti traccia la strada della serenità. 

Salvini-Draghi parla Giorgetti
Salvini-Draghi, Giorgetti ammette: “Dopo il temporale viene sereno”

Non una figura qualsiasi ma il ministro dello sviluppo economico e sopratutto un uomo di peso all’interno della Lega di Matteo Salvini. Dopo i dissapori dell’ultima settimana all’intrerno del partito con il leader leghista, Giancarlo Giorgetti torna a parlare, intervistato da Bruno Vespa ad un evento sul vino e l’economia. Le parole del numero due del carroccio sono un messaggio chiaro su come gestire il momento, dai rapporti interni al carroccio fino a quelli con il premier Mario Draghi.

“Dopo il temporale viene sempre il sereno, è così anche in politica, nulla di sorprendente. Io sono contento se Salvini e Draghi lo sono allo stesso tempo”. Sceglie la via della diplomazia Giorgetti, lo fa spesso, getta acqua sul fuoco degli ultimi giorni con anche gli attriti tra Salvini e Draghi. Fa capire in quale direzione deve navigare il suo partito.

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Salvini-Draghi, Giorgetti sui rapporti tra Lega e Governo

Salvini-Draghi, Giorgetti su Lega nel Governo
Salvini-Draghi, Giorgetti sui rapporti tra la Lega e il Governo

Quando si tratta di affondare su temi che lo richiedono Giancarlo Giorgetti non è uno che si tira indietro o dai toni teneri. Nella Lega però è spesso la mente che ragiona frenando l’impulsività di Matteo Salvini. Così intervistato da Vespa, il ministro sottolinea come i rapporti della Lega con il Governo Draghi, nonostante le tensioni degli ultimi giorni, siano buoni, c’è stima per il lavoro fatto spiega. “Penso che il presidente del consiglio apprezzi il nostro contributo” dice.

Giorgetti cita poi episodi simili ai tempi di Berlusconi e Bossi, paragonandoli al momento tra Salvini e Draghi. “Ricordo quando Bossi non andava d’accordo con Berlusconi. Si sistemava tutto il lunedì sera a cena. Vedersi una volta a settimana fa bene per chiarirsi ed evitare equivoci. I confronti servono ad evitare errori” conclude saggiamente il leghista.

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