Botta e risposta tra Draghi e Salvini. La nota del leader della Lega: “Riforma del catasto, aumenti di Imu e tasse sulla casa? Dalla Lega un secco no. La casa degli italiani non si tocca”. La risposta del Premier: “Il Governo non aumenterà le tasse”.
In mattinata era arrivata la prima stoccata: “La riapertura delle discoteche col green pass, con il 35% di capienza, rappresenta una presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico. Con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori”, queste le parole di Matteo Salvini nei confronti dei provvedimenti varati dal Cts. Nel pomeriggio il leader leghista ha rincarato la dose affermando che la casa degli italiani non si tocca. E la Riforma del Catasto, gli aumenti Imu e le nuove tasse sulla casa riceveranno, dalla Lega, un secco no.
Dalla conferenza stampa post vertice Ue in Slovenia è arrivata, secca, la risposta del Premier Mario Draghi che ha ribadito ancora una volta come l’intenzione del Governo sia quella di non inasprire l’attuale tassazione perché l’economia italiana, a seguito della crisi Covid, ha subito un tracollo tra i più alti dei paesi Ue. E ora che le attività economiche sono ripartite è necessario consolidare la ripresa, evitando di turbarla con attacchi fiscali.
“Quella sul catasto è una “operazione di trasparenza. Perché nascondersi dietro l’opacità e calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso?, ha dichiarato Draghi. “Sono numeri che sono stati verificati vent’anni fa, moltiplicati per un numero, 160, che è il frutto di un negoziato. Non è meglio fare luce, essere trasparenti? E poi la decisione se far pagare o meno è una decisione assolutamente diversa ma intanto facciamo chiarezza”, conclude il Premier.
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Dopo il duro scontro a distanza arriva la rettifica della Lega: “Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del Catasto che preluda a nuove tasse sulla casa”.
Matteo Salvini ha poi dichiarato ai cronisti presenti fuori dal Senato di non essere disponibile a firmare un assegno in bianco, non essendo sufficiente che il Ministro dell’Economia dica che gli aumenti saranno dal 2026, parlando della delega fiscale e l’ipotesi di un rialzo delle tasse sulla casa. “Questa è una patrimoniale su un bene già tassato. Contiamo che il Parlamento modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale”, ha aggiunto.
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