Caso Saman Abbas, arrestato a Parigi lo zio Danish Hasnain: l’esecutore del delitto

Svolta dopo mesi di indagini sul caso della Saman Abbas: a Parigi è stato arrestato lo zio Danish Hasnain. L’uomo è accusato di averla uccisa e fatto sparire il cadavere della giovane. 

Saman Abbas
Saman Abbas arrestato lo zio Danish a Parigi

Lo hanno arrestato questa mattina a Parigi, in una zona periferica della capitale francese.
Danish Hasnain sul quale pendeva un mandato di cattura europeo è lo zio di Saman Abbas, la giovane ragazza di origine pakistana residente a Novellara, provincia di Reggio Emilia e della quale non c’è più traccia dal 30 aprile scorso.

La 18enne Saman aveva rifiutato un matrimonio combinato nel suo paese con un altro cugino. Voleva studiare e vivere da occidentale in Italia, per la sua famiglia un’oltraggio da pagare con la vita. Lo zio Danish è accusato di essere l’esecutore del delitto e di aver fatto sparire il corpo con la presunta complicità dei cugini. Dove e in quale modo ancora non è chiaro.

Con lui sono indagati anche padre, madre e due cugini di Saman. I genitori sono riusciti a fuggire in Pakistan, uno dei due cugini Ikram Ijaz era già stato arrestato mentre dalla Francia cercava di raggiungere Barcellona, l’altro Nomanhulaq Nomanhulaq è tutt’ora ricercato.

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Le indagini e la testimonianza chiave del fratello di Saman

Danish Hasnain
Danish Hasnain – zio Saman Abbas arrestato a Parigi

Non solo le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’azienda agricola a Novellara dove lavorava e viveva la famiglia di Saman, video del 30 aprile scorso, che immortalava lo zio e i due cugini rientrare dopo l’omicidio, sostengono gli inquirenti, ma anche la testimonianza preziosa del fratello 16enne della vittima che ha sentito tutto.

Il ragazzo che vive sotto protezione ha raccontato ai magistrati, dichiarazioni cristallizzate con l’incidente probatorio, di come la famiglia avesse deciso che Saman doveva essere uccisa. Suo padre Shabbar Abbas aveva affidato l’omicidio allo zio Danish.

Il ragazzo che si era nascosto per paura e perchè minacciato anche lui dai familiari presenti, se avesse rivelato quanto accaduto, durante alcune discussioni ha raccontato di aver sentito dire: “Io faccio piccoli pezzi e se volete la porto anch’io a Guastalla, e la buttiamo là, perché così non va bene”. Il corpo di Saman non si trova. Le accuse per tutti sono omicidio aggravato e occultamento di cadavere.

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