Arrivano altri aggiornamenti sui richiami alimentari di prodotti in commercio da non consumare. Ecco gli ultimi riportati nelle scorse ore
Sapete tutti cos’è un richiamo alimentare ? E’ essenzialmente una disposizione a tutela dei consumatori con la quale si rimuovono dal mercato prodotti potenzialmente pericolosi per la saluta pubblica.

Un richiamo viene di solito effettuato dal produttore/importatore con specifica segnalazione alle autorità statali. Segnalazione che comporta la rimozione il recupero e la rimozione del prodotto contaminato dai centri di distribuzione, dai grossisti e dai venditori al dettaglio. Quest’ultimi sono responsabili in ultima istanza della rimozione dei prodotti richiamati. Chi li acquista può restituirli al punto vendita e ottenere il rimborso.
Ma dove si trovano tutti i richiami alimentari in atto ? La fonte da consultare è il sito del Ministero della Salute. Per trovare la sezione dedicata, selezionate il menù “Comunicazioni e Dati” e successivamente quello “Avvisi di sicurezza.” Effettuate queste scelte, vi ritroverete l’elenco completo, in ordine cronologico, di tutti i prodotti alimentari richiamati.
Richiami Alimentari in atto, ecco le ultime segnalazioni
Un’altra fonte utilissima per i consumatori da consultare con costanza per restare informati è il sito ilfattoalimentare.it. Nel menù “Sicurezza Alimentare”, il portale riporta puntualmente le ultime segnalazioni sui richiami effettuate dal Ministero della Salute e anche da alcune catene di supermercati. Queste le più recenti datate lunedì 13 ottobre.
La catena specializzata dm Drogerie Markt ha richiamato un lotto di tofu al naturale a marchio dmBio. La ragione del richiamo è stata individuata nella possibile crescita indesiderata di Bacillus Cereus. Il prodotto interessato dalla procedura di rimozione è venduto in confezioni sottovuoto da 200 grammi, con il numero di lotto 97112. La catena si è scusata con i clienti per il possibile disagio e ha richiesto l’immediata restituzione del prodotto con il rimborso sul prezzo di acquisto.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo presentato dall’operatore su un lotto di polenta macinata a pietra a marchio Apicoltura Brezzo. Il prodotto è oggetto di richiamo in quanto sono stati riscontrati livelli di fumonisine che superano i limiti di legge. Il richiamo riguarda, in particolare, i sacchetti da 500 grammi con il numero di lotto 06022026 e il termine minimo di conservazione al 06/02/2026.
Sempre dal Ministero è arrivata un ulteriore richiamo da parte del produttore per quanto riguarda un lotto di filetti di orata con pelle congelati a marchio Azur Seafood. “Residui inibenti”, questa l’anomalia riscontrata sul prodotto che è venduto in cartoni da 4,4 kg con il numero di lotto F.35.43 e il termine ultimo di conservazione fissato al 29 agosto 2027.