Sta per arrivare un provvedimento che apporterà una novità davvero significativa in uno degli ambiti più intricati dei rapporti tra cittadino e Fisco, quello delle cartelle esattoriali
Governo già al lavoro sui provvedimenti da inserire nella prossima Manovra Finanziaria da approvare entro la fine dell’anno.

Un momento sempre atteso soprattutto per le novità che potrebbero esserci nell’ambito del fisco e della tassazione sui redditi da lavoro e non solo. Cambiamenti importanti ci saranno anche nella prossima Manovra. Uno, in particolare, potrebbe essere già operativo con l’inizio del nuovo anno. Ci riferiamo al cosiddetto discarico automatico delle cartelle esattoriali.
Si tratta, essenzialmente, di uno snellimento delle procedure burocratiche che consentirà all’Agenzia delle Entrate di restituire la cartella di pagamento all’ente che l’ha emessa (Regioni, Comuni) dopo cinque tentativi di riscossione della stessa andati a vuoto. Una facilitazione che cancella, di fatto, l’iter attuale che prevede una richiesta specifica affinché il passaggio della cartella possa compiersi.
Cartelle Esattoriali, cosa cambia dal 1 Gennaio 2026
Il discarico automatico delle cartelle esattoriali non presuppone che il debito venga subito cancellato. Sarà infatti l’ente creditore tornato in possesso della cartella che deciderà come procedere o con un nuovo tentativo di riscossione (affidandosi anche a un ente esterno) oppure cassando definitivamente la cartella stessa qualora l’importo in essa contenuto sia inesigibile/irrecuperabile.
Possono esserci condizioni di inesigibilità della cartella qualora siano intestate a un contribuente nullatenente, deceduto e senza eredi, irreperibile oppure in stato di grave disagio economico. Può essere considerata inesigibile anche una cartella esattoriale con importo del debito considerato troppo esiguo rispetto ai costi di riscossione.

Stando alle stime riportate da SkyTG24 sono 537,75 miliardi i crediti delle cartelle fiscali con “profilo di non riscuotibilità”, dunque sostanzialmente nulli proprio perché non esigibili. La mole di arretrato aggredibile è invece di 567,85 miliardi cui potrebbero aggiungersene altri 167 di miliardi con “profilo di riscuotibilità non determinabile.”
La novità in arrivo sui debiti fiscali non è affatto assimilabile a un condono che prevede la cancellazione immediata delle somme dovute. Benché le circostanze per archiviare definitivamente una cartella esattoriali diventino più facili da attuare, l’ente creditore, in ultima istanza, può continuare a esigere quanto dovuto a meno che non sopraggiungono circostanze oggettive e dimostrabili che rendono inefficace il recupero.
Primo di gennaio che, oltre a decretare l’inizio del discarico automatico delle cartelle esattoriali, sarà anche l’ultimo giorno di tregua “natalizia” dagli invii di comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Come accaduto già nel mese di agosto anche dal 1 al 31 dicembre è previsto un periodo di interruzione nella trasmissione di raccomandate e PEC contenenti segnalazioni di irregolarità da sanare o mancati adempimenti tributari.