Manca solo l’ufficialità, ma ormai l’affare è stato definito: bye bye Juve, va in una big della Saudi Pro League
Nonostante il mercato sia chiuso da diverse settimane, e alla finestra di gennaio manchino ancora un paio di mesi, arriva una tremenda beffa per la Juventus. La corte dell’Arabia Saudita si è dimostrata infatti irresistibile, al punto da portare alla chiusura dell’affare: manca la firma e l’ufficialità, ma ormai tutto sembra definito. Con buona pace di chi a Torino sperava in un epilogo diverso, per poter rendere la squadra bianconera ancora più competitiva a livello europeo.

Già negli scorsi mesi, nel pieno della riorganizzazione societaria seguita alla ‘cacciata’ di Giuntoli, il suo nome era stato accostato con insistenza a quello della Juventus. Il suo lavoro al Benfica negli ultimi anni è stato infatti molto apprezzato, al punto da farlo diventare uno dei dirigenti sportivi più in vista del calcio europeo.
A quanto pare, Rui Pedro Braz non sarà però il nuovo direttore sportivo bianconero. Pur avendo avuto dei contatti con Comolli, evidentemente la trattativa non è mai decollata, e a quel punto l’inserimento di un importante club saudita ha sparigliato le carte, portando Braz a prendere una decisione di vita molto importante e ad accettare la corte araba.
Braz vola in Arabia Saudita: niente da fare per la Juventus
Stando a quanto riferito da Record, Braz avrà il compito di ridare competitività a un grande club saudita in questo momento in grandi difficoltà. Ad averlo contattato è stato infatti l’Al-Ahli, attualmente settimo in campionato, seppur a soli 4 punti dalla capolista Al-Nassr.
Già convinto a lasciare il Benfica, con un divorzio che era stato annunciato già da mesi, Braz ha voluto riflettere attentamente sul suo futuro, probabilmente per valutare anche eventuali offerte lusinghiere dai club europei. Non arrivandone nessuna all’altezza delle sue aspettative, alla fine si è però convinto e ha accettato la corte araba. Con buona pace della Juve e di Comolli, che avrebbe voluto farne il nuovo direttore sportivo bianconero.

Certo, manca ancora la firma e l’ufficialità, ma salvo clamorosi colpi di scena il suo destino sembra ormai scritto. E, in un certo senso, sarà una novità importante per gli equilibri del calcio nei rapporti Europa-Arabia Saudita.
Se fino a questo momento la Saudi Pro League aveva attratto infatti grandi giocatori e ottimi allenatori, erano ancora pochi i dirigenti dal nome così altisonante e nel pieno della carriera. Braz potrebbe quindi aprire una strada anche alle migliori menti dirigenziali del calcio continentale, diventando magari pioniere di una svolta che potrebbe, a quel punto, trasformare davvero la Saudi Pro League in un campionato all’altezza di quelli del Vecchio Continente.