A fine ottobre, si ritornerà all’ora solare, con le lancette indietro di un’ora: i cambiamenti nella nostra quotidianità e come affrontarli
Stiamo salutando, in questi giorni, climaticamente la bella stagione con il primo anticipo di autunno. Il maltempo sull’Italia spazza via i ricordi del caldo dello scorso weekend, le temperature sono destinate ad abbassarsi, gradualmente, sempre di più. Ma c’è un altro spartiacque che ci attende e che ci proietterà definitivamente nella stagione fredda, tra qualche settimana, vale a dire il ritorno all’ora solare, abbandonando quella legale.

Parliamo del tradizionale spostamento di un’ora indietro delle lancette dell’orologio, per ripristinare l’orario ‘corretto’. Una prassi che come sappiamo si alterna tra le varie stagioni ormai da diversi decenni, che alla fine degli anni Novanta è stata poi spostata in avanti, dato che fino a quel momento si tornava all’ora solare già alla fine di settembre e non ad ottobre.
Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, dunque, avremo un’ora di sonno in più. Indubbiamente una buona notizia per molti, recuperare un’ora di riposo fa sempre comodo, eccome. Ma nel prosieguo potrebbe esserci qualche problema nell’adattarsi al nuovo ritmo, con il brusco accorciarsi delle giornate. Il tutto potrebbe portare squilibri nell’equilibrio sonno/veglia, nei livelli ormonali, persino nell’umore e nell’appetito. Che cosa fare per evitare tutto questo, o comunque per ridurne gli effetti? Qualche trucco del mestiere a cui rivolgersi per fortuna c’è.
Ora solare, il trucco per arrivare pronti: cosa fare il giorno prima e come preparare i bambini
Ci sono delle azioni ben precise che si consigliano, per prepararsi il meglio possibile all’evento dello spostamento all’indietro delle lancette. Azioni specifiche sia per gli adulti che per i bambini, che sono quelli che potrebbero avere più problemi.

Per quanto riguarda noi adulti, per godere il più possibile dell’ora di riposo aggiuntiva in quel weekend, se gli impegni e il clima lo permetteranno, se possibile fare molta attività fisica in modo da stancarsi, facendo così da riequilibrare anticipatamente il bioritmo. Andando magari a dormire un’ora prima, anticipando lo spostamento delle lancette su tutti gli orologi di casa.
Questione diversa per quanto riguarda i bambini. Per loro, sarà meglio predisporre un avvicinamento graduale. L’orario della sveglia e del biberon, nei giorni precedenti, andrà spostato progressivamente di 15 minuti alla volta, in modo che non patiscano troppo la novità.