Il Governo lavora ad una vera e propria piccola rivoluzione per quel che riguarda il sistema legato al mondo della pensione.
Negli ultimi anni il Governo ha attuato varie soluzioni per aiutare le persone in difficoltà e risolvere cosi problematiche non da poco. Bonus per le famiglie ma non solo e specialmente la risoluzione di una questione legata alle pensioni, uno degli strumenti – visto età media molto alta nel nostro paese – più adoperata da parte degli italiani.

Per la legge di Bilancio 2026 sono previsti tanti importanti cambiamenti, abbiamo parlato di come siano stati tagliati alcuni Bonus ma c’è anche una svolta previdenziale per quel riguarda le pensioni. Il Governo vuole attuare un sistema più sostenibile che mantenga una situazione economica importante ma che salvaguardi ile pensioni dei cittadini. In particolare vi sono tre decisioni imminenti.
Parliamo della revisione importante di Opzione Donna, poi dell’addio a Quota 103 e poi l’introduzione di nuovi meccanismi di flessibilità in questo mondo in uscita. Da un lato lo strumento Quota 103 sarà messo da parte ma ora il Governo vuole semplificare alcune regole d’accesso alla pensione e si vuole avvicinare la possibilità di ridurre l’età per la pensione e da questo punto di vista occhio a Opzione Donna.
Come fare per la pensione a 58 anni, svelato il piano del Governo
Una delle misure del Governo che più interessa i cittadini è Opzione Donna e l’obiettivo dell’ente pubblico è provare a rinforzarlo. Si parlava dell’eliminazione totale di Opzione Donna ma invece ora il Governo è pronto a cambiare e l’idea per le donne lavoratrici è mettere la pensione a 58 anni, 59 invece per le autonome e con almeno 35 anni di contributo. Togliendo cosi tutte le limitazioni che abbiamo visto negli ultimi anni.

Un modo per eliminare tutte le limitazioni e per garantire questo accesso un pò a tutte le categorie. Per poter avere questa possibilità però occorrono ovviamente due certezze: bisogna trovarsi con il calcolo interamente contributivo e poi la necessità di maturare i requisiti d’età e le varie regole entro la fine dell’anno precedente alla domanda.
Oltre a questa regola occhio anche a Quota 103 che lascerà strada ad una Quota 41 flessibile. Si tratta di una regola che permette la possibilità di andare in pensione a 62 anni e dopo 41 anni di contributi, ma con penalizzazioni più leggere a livello economico.