Per andare in pensione a 66 anni ecco quanti contributi servono

Oggi ti spieghiamo quanti contributi servono per andare in pensione a 66 anni, analizzeremo anche le regole che gravitano attorno alla questione.

Come molti sanno oggi si va in pensione a 67 anni, ma ci sono varie sfaccettature che sono legate proprio a questa possibilità.

anziano mette soldi dentro il salvadanaio
Per andare in pensione a 66 anni ecco quanti contributi servono (Free.it)

Esistono infatti diversi strumenti che ci permettono di andare in pensione anche prima del tempo. Sul sito dell’INPS (Istituto Nazionale Prevenzione Sociale) troviamo una scheda dedicata a questa possibilità che consente di presentare una domanda di pensionamento con il regime di vecchiaia. Ne possono usufruire i lavoratori dipendenti, gli autonomi e anche i professionisti.

Di fatto si parla di persone con una carriera frammentata tra più enti previdenziali con la possibilità dunque di andare a ottenere un’unica pensione per tutti i contributi che sono stati versati. Oggi analizzeremo diversi strumenti tra cui per esempio il cumulo e la ricongiunzione che di fatto sono molto interessanti proprio per gestire la nostra situazione finanziaria.

Andiamo ad approfondire l’argomento sperando di riuscire a dare una chiave differente a tutti quello che è il nostro futuro dal punto di vista previdenziale. Soffermiamoci su alcuni aspetti che meritano di essere conosciuti per gestire la situazione nel miglior modo possibile per ottenere il massimo dalla nostra situazione.

Andare in pensione a 66 anni, i contributi che servono: cosa si intende per totalizzazione?

La totalizzazione è sicuramente un aspetto che si deve conoscere quando si parla di contributi e di pensioni a 66 anni. Con la totalizzazione di fatto la nostra pensione andrà a seguire delle regole differenti rispetto a quello che è il sistema ordinario.

barattolo con scritto "pension" e soldi dentro monete
Andare in pensione a 66 anni, i contributi che servono: cosa si intende per totalizzazione? (Free.it)

La decorrenza non è immediata, ma si tratta di un procedimento totalmente gratuito a differenza delle varie ricongiunzioni. Il calcolo dell’assegno avviene con il metodo contributivo anche in questo senso con un meccanismo che è detto “a quota”.

L’importo finale elaborato è poi costituito dalla somma delle quote di pensioni maturate in qualsiasi tipo di gestione previdenziale, proporzionatamente a quelli che sono i periodi di versamento dei contributi. A volte però è necessario quello che viene detto “calcolo misto”.

Ma quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia in questo regime? Si devono avere 66 anni, aver maturato almeno 20 anni di contributi e non essere ovviamente titolare di quella che è una pensione autonoma rispetto a una delle gestioni coinvolte.

Insomma questo vi apre una situazione molto interessante e in grado di fornirci degli aspetti che ci portano a una soluzione migliore e più rapida.

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