Negli ultimi anni la guerra lanciata da Vladimir Putin verso l’Ucraina ha fatto tremare l’Europa. Ora la Terza Guerra Mondiale è a un passo.
Viviamo una realtà molto triste, considerando anche quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza, dove i conflitti armati sono tornati a fare grande rumore. E ora a preoccuparsi sono tutti.

Il conflitto russo-ucraino ha delle radici ormai molto indietro nel tempo, de facto è iniziato nel febbraio del 2014, anche se la situazione è diventata insostenibile quando nello stesso mese del 2022 l’invasione russa ha fatto tremare il paese e creato grande paura in tutto il mondo.
Questo perché l’evento spaventoso ha obbligato molti a fare i conti con la reale paura che la guerra potesse esplodere anche nel nostro paese e in tutto l’occidente. Questo perché alla fine del 2023 Israele ha risposto all’attacco di Hamas dando via a un conflitto ancora più tragico e doloroso.
Oggi arriva una notizia che però fa temere ancora di più alla possibilità di vedere un terzo conflitto mondiale. Sono tanti quelli che hanno risposto già a questa situazione facendo capire come la situazione non si possa più tollerare.
Putin, scoppia la Terza Guerra Mondiale
A preoccupare un po’ tutti e creare un clima complesso è stato il lituano Andrius Kubilius, commissario europeo della difesa. Ha parlato di Vladimir Putin come il nemico pubblico numero uno dell’Unione Europea.

Ha poi specificato che Putin e la Russia starebbero preparando, per i prossimi 3-4 anni, l’attacco all’Europa. I droni russi sulla Polonia potrebbero essere un primo segnale con il lituano che in questo senso parla di test e non incidente.
Per questo ha specificato, in un’intervista a Repubblica, che “dobbiamo prepararci”. Parole che fanno capire come la paura sia concreta e come ci sia da tenere alta l’attenzione in una situazione che non si può accettare e tenere così tranquillamente in un angolo aspettando di valutare.
Secondo Kubilius la Russia in Polonia ha voluto testare quelle che sono le capacità della Nato e dell’Unione Europea. Ha poi aggiunto: “Voleva capire come avremmo reagito e come siamo in grado di proteggerci. Abbiamo imparato una cosa importante: l’Alleanza ha reagito in modo positivo. Ma abbiamo capito anche un altro aspetto meno positivo”.
Si tratta di parole davvero molto preoccupanti che fanno capire come la Russia non sia assolutamente intenzionato a fermarsi e come il suo obiettivo possa essere molto più grande della sola Ucraina dove si è partiti.