Assegno di mantenimento, dalla Cassazione novità a sorpresa

Assegno di mantenimento dopo il divorzio, la Corte di Cassazione cambia le carte in tavola con una decisione a sorpresa: tutti i dettagli

Una forte scelta della Cassazione ha portato una svolta cruciale per quanto riguarda gli assegni di mantenimento da versare dopo il divorzio. La pronuncia sancisce un principio di grande rilievo ed è destinata a rivoluzionare la situazione in Italia. Vediamo cosa è successo nel dettaglio e cosa ha deciso la Corte Suprema.

Fedi Nunziali
Assegno di mantenimento, dalla Cassazione novità a sorpresa (Foto Ansa) – Free.it

Tutto è cominciato con un caso di mancato versamento dell’assegno di mantenimento, fissato dal Tribunale civile a 450 euro. L’imputato era stato condannato in primo grado e poi dalla Corte d’Appello a 20 giorni di reclusione, ma il suo ricorso alla Cassazione ha ribaltato le cose.

L’uomo ha dimostrato di aver percepito tra il 2016 e il 2020 mediamente 7000 euro all’anno, alternando brevi soggiorni presso familiari a periodi in alloggi di fortuna, tra cui un garage privo di acqua ed energia elettrica. Una situazione davvero poco dignitosa, figurarsi se avrebbe potuto onorare la decisione del Tribunale.

Divorzio e assegno di mantenimento, ecco cosa dice la nuova sentenza della Cassazione

Di questo ha tenuto conto la Corte di Cassazione, che dopo aver analizzato l’operato della Corte d’Appello ha deciso di annullare la sentenza e di rinviare il procedimento a un’altra sezione (della stessa corte) per un nuovo esame. Nel mentre, è emerso in modo palese che l’imputato non disponeva di reddito stabile, aveva condizioni abitative precarie e difficoltà quotidiane gravi. Elementi che i giudici di appello “non avevano sufficientemente considerato” (per usare un eufemismo).

Insomma, in parole povere, l’uomo potrebbe essere scagionato dalle accuse perché effettivamente non in condizioni economiche di effettuare il versamento dell’assegno.

Palazzo di Giustizia
Divorzio e assegno di mantenimento, ecco cosa dice la nuova sentenza della Cassazione (Foto Ansa) – Free.it

Come sottolinea il portale specializzato in avvocatura Brocardi.it. la pronuncia della Corte di Cassazione “ribadisce un principio di grande rilievo: la responsabilità penale per mancato versamento dell’assegno di mantenimento deve tenere conto delle condizioni concrete dell’obbligato, bilanciando l’interesse dei minori e dei beneficiari con il diritto del soggetto a vivere in condizioni dignitose. Pertanto, è indispensabile verificare se l’imputato fosse effettivamente nelle condizioni materiali di soddisfare gli obblighi, senza compromettere la propria sopravvivenza”.

Staremo a vedere quale sarà poi la sentenza definitiva. Quel che è certo, intanto, è che si tratta di un caso che verrà preso come riferimento in tante occasioni nel futuro.

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