Prende quota una proposta che fa sognare milioni di italiani: più soldi nelle tasche a dicembre! Ecco tutti i dettagli
Dicembre, si sa, è uno dei mesi più attesi dell’anno per milioni di lavoratori italiani, sia del settore pubblico che di quello privato. Non solo per le festività di Natale, in cui si ha più tempo libero da trascorrere insieme a familiari ed amici, ma anche per un appuntamento fisso che regala alle tasche una graditissima boccata d’aria fresca: la tredicesima mensilità, la ‘gratifica natalizia’ introdotta nel 1937 e in vigore ancora oggi.

Come giusto che sia, la tredicesima segue lo stesso regime fiscale di uno stipendio normale e viene assoggettata a contributi previdenziali e a Irpef secondo le aliquote in vigore. C’è un aspetto, però, che ha sempre fatto discutere: a differenza della retribuzione mensile, non gode delle detrazioni per lavoro dipendente. Fatto che, spesso e volentieri, provoca una drastica riduzione dell’importo netto di cui si può beneficiare.
Tredicesima più ricca a dicembre? La proposta fa sognare milioni di italiani
Proprio nelle ultime ore, tuttavia, è arrivata in merito una notizia che ha acceso un barlume di speranza in milioni di persone. In vista della Manovra Finanziaria 2025-2026, Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha rilanciato un vecchio pallino del centro-destra: alleggerire la pressione sulla tredicesima, tramite detassazione.
“Si può pensare alla detassazione della tredicesima. Vediamo che si può fare”, ha detto il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale al forum di Assolombarda. In parole povere, la sua idea è quella di ‘regalare’ agli italiani una tredicesima dall’importo netto superiore rispetto a quello attuale.

Venendo alla pratica, la questione è ben illustrata dai colleghi di Business Online. “Il governo sta valutando una detassazione totale della tredicesima, con l’obiettivo di escludere la mensilità aggiuntiva dal calcolo del reddito imponibile e favorendo così un incremento diretto dell’ammontare netto percepito dai lavoratori a fine anno. Ciò significa che la tredicesima mensilità di dicembre non sarebbe più soggetta a tassazione Irpef“, si legge sul noto portale.
“Si ipotizza che, per un dipendente con reddito tra 30.000 e 45.000 euro, l’extra disponibile a fine anno possa tradursi in un aumento di alcune centinaia di euro, con effetti positivi sulle dinamiche di consumo interno. Secondo alcune simulazioni, con la detassazione, sulla mensilità aggiuntiva di dicembre, per i redditi fino a 28.000 euro, il risparmio sarebbe del 23% sull’imponibile. Per la fascia di reddito tra 28.001 e 50.000 euro, il beneficio salirebbe al 35%, mentre per i redditi superiori ai 50.000 euro, l’aliquota non applicata sarebbe del 43%”, segnala Business Online.
In tale contesto, molte persone già avranno cominciato a chiedersi: è possibile che tali cambiamenti possano interessare già dicembre 2025?
Le possibili tempistiche
La risposta è no, e il motivo è presto spiegato. Quella di Tajani rappresenta ancora una proposta, che verrà discussa e poi eventualmente inserita nella Legge di Bilancio (che si approva a fine anno). Se tutto dovesse andare come in tanti si augurano, se ne parla a dicembre 2026.