Buy Now Pay Later o prestito personale? Le differenze nascoste che impattano davvero sul portafoglio

Il mondo dei pagamenti digitali è in continua evoluzione e, negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita esponenziale del fenomeno “Buy Now Pay Later” (BNPL), letteralmente “Compra ora, paga dopo”. Questa formula di pagamento, offerta da un numero sempre maggiore di negozi online e fisici, permette di acquistare un bene o un servizio e di dilazionarne il costo in piccole rate, spesso a tasso zero. La sua popolarità si fonda su leve psicologiche molto potenti: l’immediatezza dell’acquisto, che soddisfa il desiderio del momento senza un esborso immediato, e la percezione di un impegno finanziario minimo, grazie a rate di importo contenuto.

mano con banconote

La facilità e la velocità con cui si accede a queste soluzioni possono far sorgere spontanea una domanda: quando conviene richiedere un prestito online tradizionale se esistono alternative così agili? La risposta, tuttavia, non è così scontata come potrebbe sembrare e risiede nelle differenze sostanziali, spesso poco visibili, che distinguono il BNPL da un prestito personale.

  • Durata, costi reali e impegno finanziario

La prima, fondamentale distinzione tra un servizio Buy Now Pay Later e un prestito personale riguarda la natura stessa del prodotto finanziario. Il BNPL nasce come una soluzione di pagamento per acquisti specifici, generalmente di importo contenuto, la cui durata è molto breve, solitamente da tre a sei mesi. Il prestito personale, al contrario, è uno strumento più strutturato, pensato per finanziare progetti di vita più ampi, come l’acquisto di un’auto, la ristrutturazione di una casa o la copertura di spese mediche importanti. La sua durata è quindi più estesa, potendo arrivare anche a diversi anni, e permette di ottenere somme di denaro significativamente più elevate.

Qui emerge una delle differenze cruciali: il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Mentre molte offerte BNPL si presentano come “a tasso zero”, è fondamentale prestare attenzione alle condizioni contrattuali. Spesso, il “tasso zero” è valido solo se si rispettano puntualmente tutte le scadenze. In caso di ritardo, anche di un solo giorno, possono scattare commissioni di mora molto elevate o tassi di interesse che, se calcolati su base annua, possono superare di gran lunga quelli di un tradizionale finanziamento. Un prestito personale, invece, pur prevedendo un costo per il servizio, offre totale trasparenza: il TAEG, che include tutte le spese (interessi, costi di istruttoria, imposte), viene comunicato chiaramente fin dall’inizio e permette di avere una visione precisa e completa del costo totale del finanziamento.

  • La soglia psicologica della “piccola rata”

Il vero cuore del successo del BNPL risiede nella sua capacità di abbattere la barriera psicologica della spesa. Frazionare un acquisto da 300 euro in tre rate da 100 euro lo rende immediatamente più accessibile e meno “doloroso” per il nostro cervello. Questa percezione di convenienza, tuttavia, può trasformarsi in una trappola. La facilità con cui si accumulano piccoli debiti può portare a perdere di vista l’ammontare complessivo delle proprie passività. Ci si ritrova così a gestire una moltitudine di piccole scadenze mensili che, sommate, possono creare un onere finanziario significativo e difficilmente sostenibile nel lungo periodo.

Un prestito personale, anche nella sua forma di prestito online veloce, richiede un processo di valutazione del merito creditizio più approfondito. Se da un lato questo può sembrare un ostacolo, dall’altro rappresenta una forma di tutela per il consumatore stesso. La banca o l’istituto di credito valutano la capacità del richiedente di rimborsare il debito, assicurandosi che la rata sia sostenibile rispetto al suo reddito. Questo approccio favorisce una maggiore consapevolezza finanziaria e aiuta a evitare situazioni di sovraindebitamento, spingendo a una riflessione più attenta sull’opportunità e sulla sostenibilità dell’impegno che si sta per assumere.

  • Mini-guida pratica: 3 domande da porsi prima di scegliere

Prima di cedere alla tentazione di un acquisto a rate o di richiedere un finanziamento, è essenziale fermarsi un momento e porsi tre domande fondamentali per una scelta consapevole e responsabile.

 

  • Qual è l’importo reale di cui ho bisogno?
    Il BNPL è ideale per piccoli acquisti specifici e ben definiti. Se invece le esigenze sono più complesse o l’importo necessario è più elevato, un prestito personale offre maggiore flessibilità e una struttura di costi più trasparente, permettendo di consolidare diverse necessità in un’unica rata mensile.
  • In quanto tempo posso realisticamente restituire la somma?
    La brevissima durata del BNPL può essere un’arma a doppio taglio. Se non si è certi di poter onorare le scadenze ravvicinate, le penali possono rendere l’operazione molto costosa. Un prestito personale consente di pianificare il rimborso su un orizzonte temporale più lungo, con rate più leggere e un impatto più gestibile sul bilancio mensile.
  • Qual è l’impatto di questa nuova rata sul mio reddito?
    Che si tratti di 50 euro o di 500 euro, una nuova uscita mensile va a erodere la propria capacità di spesa e di risparmio. È fondamentale calcolare l’incidenza della nuova rata sul totale delle proprie entrate, assicurandosi che non superi una soglia di sostenibilità (generalmente fissata intorno al 30-35% del reddito netto mensile). Questa semplice analisi previene lo stress finanziario e garantisce di mantenere il controllo delle proprie finanze.
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