La nuova misura del Governo farà più ricchi gli italiani, ma non è destinata a tutti: ecco a chi spetta e le informazioni utili
In questo periodo così complicato dal punto di vista economico, arriva finalmente un’ottima notizia per i cittadini italiani. Dal primo settembre, migliaia di contribuenti potranno usufruire del cosiddetto “Bonus Giorgetti“, una misura fortemente voluta dal Governo e, appunto, dall’attuale Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Diamo un’occhiata a tutti i dettagli e le informazioni utili.

Cominciamo sottolineando che si tratta di una misura relativa all’ambito pensionistico. Un incentivo destinato a coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione e hanno rinunciato temporaneamente all’uscita dal mondo del lavoro. Più precisamente, parliamo di uno sgravio contributivo: chi decide di continuare la sua attività, può chiedere all’INPS di essere esonerato dal versamento della propria quota di contributi previdenziali.
Bonus Giorgetti in arrivo a settembre, ecco a chi spetta e tutti i dettagli
Tale bonus, dunque, non consiste in un aumento diretto degli assegni pensionistici ma garantirà comunque un notevole vantaggio tantissimi cittadini italiani. Basti pensare che nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, l’aliquota contributiva complessiva è pari al 33% della retribuzione mensile, di cui un 9,19% a carico del lavoratore dipendente. Quest’ultimo, adesso, grazie al “Bonus Giorgetti” può trattenere quel 9,19% direttamente nel netto in busta paga.

Come dicevamo, però, non tutti possono beneficiare di questa misura economica. Il “Bonus Giorgetti”, infatti, sarà fruibile solo da due categorie di lavoratori italiani che hanno già maturato il diritto alla pensione. Ovvero:
- I lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione con Quota 103, ossia 62 anni di età e 41 anni di contributi:
- I lavoratori uomini che hanno maturato 42 anni e 10 mesi di contributi necessari per la pensione anticipata ordinaria (senza limiti di età anagrafica). Per le donne si scende invece a 41 anni e 10 mesi di contributi.
Infine, abbiamo altri due aspetti da evidenziare. Il primo è che la somma percepita in più non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali. Il secondo è che il bonus parte ora solo per i lavoratori del settore privato che hanno già presentato domanda di sgravio, mentre per i per i dipendenti pubblici si inizierà dal mese di novembre.