Una grande novità sta interessando WhatsApp in questi giorni. Finalmente sono stati bloccati del tutto
Gratuità, facilità di utilizzo e aggiornamenti costanti con nuove funzioni, sono queste le prerorgative che hanno reso WhatsApp l’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo in un settore dove la concorrenza è decisamente aumentata nell’ultimo decennio.
Notevole l’impegno del team di sviluppo di Meta anche per quanto riguarda la sicurezza dell’applicazione che – lo ricordiamo – si basa sul sistema di crittografia end-to-end che permette solo al mittente e al destinatario la lettura e la possibilità di modifica dei messaggi inviati. Aggiornamenti sulla sicurezza che, tuttavia, non hanno influito sulla possibilità di usare WhatsApp anche per scopi fraudolenti ponendo in atto tentativi di raggiro tramite l’invio di messaggi ingannevoli per adescare le vittime.
“Ciao ti posso parlare…“, a tantissimi utenti di WhatsApp sarà capitato di ricevere un messaggio simile da un numero sconosciuto con l’intento di avviare una conversazione dalla quale sarebbe scaturita la richiesta di dati e informazioni sensibili con conseguenze di difficile risoluzione. E’ questo solo uno dei tentativi di truffa tramite WhatsApp che d’ora in poi saranno più difficili da attuare.
Milioni di account cancellati su WhatsApp, più sicurezza per gli utenti
Come si apprende da Focus, il team di WhatsApp ha individuato e bloccato 6,8 milioni di account fake collegati a reti di truffatori digitali ubicate soprattutto in Asia e Africa. Da queste vere e proprie centrali del crimine provenivano messaggi fraudolenti anche per gli utenti italiani su possibili guadagni immediati da investimenti finanziari o lavori a distanza ben pagati ma in realtà inesistenti.
La vasta operazione di blocco è stata resa possibile tramite l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale predittiva, in grado di intercettare le attività sospette prima che potesse diffondersi a nocumento degli utenti. Alle attività di blocco di account fake, WhatsApp ha affiancato un potenziamento dei propri sistemi di difesa con strumenti in grado di permettere agli utenti di arginare con maggiore immediatezza eventuali richieste di contatto insolite.
Tra gli strumenti di difesa rientra l’introduzione di un messaggio di avviso quando un utente sconosciuto prova ad aggiungere qualcuno su un gruppo. Una scheda informativa ci chiarisce subito di cosa si tratta, permettendoci così di uscire subito dalla conversazione. Ovviamente, resta decisiva anche l’azione dell’utente che può intuire da sé l’identità sospetta di chi scrive e comportarsi di conseguenza.
