C’è lo stop definitivo per il bollo auto, ecco cosa cambia per i cittadini. Scopriamo tutto più da vicino con qualche informazione che potrebbe tornarvi utile.
Ancora una volta ci troviamo ad approfondire aspetti legati alle nostre autovetture e alle tasse che vi ruotano attorno. E voi questa notizia la conoscevate?

Facciamo però un passo indietro, cos’è di preciso il bollo auto? Si tratta di un tributo regionale obbligatorio che si paga tutti gli anni se si è in possesso di un veicolo regolarmente iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) al di là di quale uso si faccia della stessa.
Va specificato però che non si tratta di fatto di una tassa sull’utilizzo dell’auto, ma sul possesso e dunque si paga anche se il veicolo non è marciante. Di fatto varia da regione a regione in quanto serve a finanziarie le stesse.
Il suo costo dipende dalla potenza del veicolo, la classe ambientale e come detto dalla regione di residenza. Se il veicolo è più potente e inquinante andrà a pagare una cifra più alta. Se non pagate il bollo si va incontro a sanzioni e pesanti interessi anche se si parla di prescrizione dopo i tre anni. Ma andiamo a vedere di cosa si parla in merito allo stop definitivo.
Bollo auto, ecco lo stop definitivo
Per quanto riguarda il bollo auto arriva uno stop definitivo che non ci aspettavamo, di fatto si frena la possibilità di dilazionare il pagamento che si dovrà effettuare in un’unica soluzione a partire dall’anno prossimo, il 2026.

Precedentemente ci siamo trovati ad avere la possibilità di pagare il bollo mensilmente o con una scadenza che cade ogni sei mesi. Ora dovrete fare il tutto in un’unica soluzione senza più far passare del tempo.
Arriva un’altra novità che non ci aspettavamo, tutti quelli che hanno un veicolo sottoposto a fermo amministrativo non sono più esentati al pagamento del bollo ma anche loro lo dovranno regolarmente versare. Rimane tutto invariato per quanto riguarda invece il superbollo.
Un sistema questo che è già stato adottato in varie Regioni tra cui la Lombardia e che poi, con l’inizio appunto del 2026, sarà esteso a tutto il paese. Ulteriori informazioni le potete trovare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o potete entrare in contatto con la Motorizzazione per avere delle informazioni maggiormente precise.
Una situazione che potrebbe creare dei problemi anche di non semplicissima lettura e che riguarderanno un’ampia fetta di popolazione.