Allarme per migliaia di utenti, una funzionalità è appena diventata a pagamento: ecco come fare per continuare a utilizzarla in maniera gratuita
Negli ultimi anni, i cambiamenti tecnologici sono stati sempre più considerevoli e hanno coinvolto fasce sempre più ampie di popolazione. Le novità della rete sono entrate a far parte anche delle pubbliche amministrazioni, oltre che dei privati, con effetti in molti casi piuttosto positivi.

Oggi, con un computer o uno smartphone, molte operazioni e molte funzionalità possono essere svolte con pochi clic, in piena sicurezza e in maniera molto semplice e veloce, snellendo particolarmente la burocrazia. Soprattutto, si tratta di funzionalità spesso e volentieri gratuite. Ma non per tutte è più così. Dal 1 agosto, infatti, c’è un servizio che è diventato a pagamento ed è bene saperlo, per scegliere che cosa fare.
SPID a pagamento, l’annuncio dell’abbonamento di Infocert e Aruba: ecco cosa fare
Milioni di italiani stanno usufruendo ormai da tempo dei servizi della pubblica amministrazione tramite SPID. Due dei fornitori del servizio, però, hanno istituito il servizio a pagamento: si tratta di Infocert e di Aruba.

Infocert aveva già annunciato questa decisione nei mesi scorsi, a essa si è accodata anche Aruba. Il tutto è dovuto alla difficoltà di sostenere il servizio in maniera gratuita senza aiuti strutturali da parte dello Stato. I gestori, come segnalato da Assoutenti, lamentano ritardi e incertezze per quanto riguarda il pagamento di costi sostenuti, nonostante siano stati stanziati circa 40 miliardi di euro.
Per quanto concerne Infocert e Aruba, dunque, se avete sottoscritto lo Spid tramite questi due fornitori, dovrete pagare d’ora in poi un costo di 5 euro e 98 centesimi all’anno, vale a dire 4 euro e 90 più IVA. Nessuno però è vincolato al pagamento dell’abbonamento. Servirà un espresso consenso, senza il quale la vostra identità digitale potrà decadere automaticamente oppure essere revocata.
Per chi vuole continuare a utilizzare lo SPID e farlo in maniera gratuita, non ci sono problemi. Lo si può sottoscrivere tramite altri provider. Gli altri 10 provider, su un totale di 12, continuano a garantire lo SPID senza costi. Si tratta di: Intesa, Namirial, Poste Italiane, Register.it, Sielte, TIM, Lepida, Etna Hitech, InfoCamere, TeamSystem, TI Trust Technologies. Non dovete far altro che effettuare la procedura specifica di passaggio a un altro gestore, per mantenere la vostra identità digitale e utilizzarla senza il pagamento di alcuna cifra.