Jannik Sinner si è reso protagonista dell’ennesimo colpo da campione. E la sua “giocata” non è passata inosservata tra i tifosi italiani
Jannik Sinner, si sa, non è soltanto il giocatore di tennis più forte del pianeta. Bensì anche un grande campione fuori dal campo, dove fa sfoggio di educazione, simpatia e generosità nel segno di valori sempre più rari al giorno d’oggi. Non è un caso, se per due stagioni di fila (2023-2024) è stato eletto come il personaggio più amato dagli appassionati. Nemmeno la controversa vicenda doping è riuscita a scalfire la sua aura di “ragazzo modello”.

Insomma Jannik Sinner è una gran bella persona, oltre che un fenomeno con la racchetta. E l’ennesima dimostrazione in tal senso è arrivata nelle scorse ore, quando il classe 2001 altoatesino ha compiuto un nobile gesto nei confronti di un amico/collega che attraversa un periodo complicato. È riuscito a fargli tornare il sorriso trascorrendo con lui appena qualche ora. A chi ci riferiamo? Ci riferiamo, ovviamente, a Matteo Berrettini.
Sinner cuore d’oro, si allena con Berrettini a Montecarlo: gli amici veri si vedono nel momento del bisogno!
Reduce dall’eliminazione all’esordio a Wimbledon, il 29enne romano ha annunciato nei giorni scorsi la rinuncia al Masters 1000 di Cincinnati. Per lui si è trattato del quarto forfait consecutivo, dopo quelli agli Atp 250 di Gstaad e Kitzbuhel (in entrambi i tornei avrebbe dovuto difendere il titolo di campione) e al Masters 1000 di Toronto. Sul futuro di Matteo aleggiano ombre oscure, e sembra che stavolta i problemi siano di carattere mentale piuttosto che fisico.

«Dopo Roma ho passato settimane difficili, ho avuto tanti momenti di down in cui dovevo decidere se provarci o non provarci. Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa», dichiarava Berrettini in conferenza a margine della sconfitta a Londra.
A Wimbledon ci era arrivato bene fisicamente, il problema era un altro: la testa. «Forse mi sono rotto pure quella…», ha osservato l’azzurro con amarezza. «È mancato il mio solito atteggiamento e l’energia che mi ha sempre caratterizzato. Ero piatto, nemmeno il tifo mi caricava. Il tennis è stato molto duro con me in questi ultimi mesi. Mi dispiace tanto per le persone che mi hanno aiutato ad arrivare a questo torneo; hanno fatto tutto il possibile. Ma ci sta anche che dopo quello che ho passato in questi anni mi senta stanco. Ho bisogno di prendermi tempo per riflettere e capire cosa fare del futuro. Perché stare in campo così non è quello che voglio», ha concluso.
Ebbene, Sinner ha colto il suo grido d’aiuto e alla prima occasione utile non ha esitato a riabbracciarlo trascorrendo con lui qualche ora tra svago ed allenamento. “Passo dopo passo con il migliore“, ha scritto Matteo su Instagram commentando un selfie che li ritrae sorridenti.
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La speranza è che il sostegno di Jannik possa aiutarlo a tornare il “The Hammer” che tutti conoscevamo. Del resto, il vero amico si vede nel momento del bisogno e l’amicizia vera, spesso, riesce a fare dei veri e propri miracoli.