Pressione psicologia, cacciata da casa e senza soldi: scatta la denuncia

Cacciata di casa e senza soldi, la pressione facile è davvero difficile da gestire. Scatta la denuncia e la situazione è allarmante.

Spesso nel mondo del lavoro si scatenano delle situazioni sgradevoli dovute all’incomprensione tra società e dipendenti.

via da casa
Pressione psicologia, cacciata da casa e senza soldi: scatta la denuncia (Free.it)

È purtroppo capitato più volte che alcuni professionisti si siano lamentati per il trattamento poco rispettoso da parte della società nei loro confronti. A volte è accaduto il contrario e cioè che lo stesso lavoratore non abbia rispettato alcune clausole del contratto con una società.

La situazione di cui andremo a parlare adesso ci racconta di come a volte un malinteso possa far finire una carriera o di come qualche società abbia finito per pagare somme riguardevoli per aver costretto involontariamente a un comportamento equivoco. Di queste storie nel mondo del lavoro ne sono accadute moltissime, quello che vi raccontiamo ora però ha davvero dell’incredibile

Violenza psicologica, l’atleta denuncia la società

L’atleta in questione è la pallavolista, militante in serie A1, Asja Cogliandro che ha dichiarato su La Stampa di aver ricevuto violenza psicologica, tanto da arrivare a odiare lo sport che ha sempre amato.

ragazza incinta
Violenza psicologica, l’atleta denuncia la società (Instagram @asjacogliandro) Free.it

Il procuratore della sportiva, Paolo Buongiorno, ha dichiarato l’accaduto. Dopo 15 anni di carriera, che ha portato l’atleta a livelli molto alti, è stata tagliata fuori dalla società Perugia perché incinta come leggiamo su SportMediaset. La società l’avrebbe messa fuori, senza darle la possibilità di occupare un’altra posizione lavorativa.

L’atleta ha dichiarato di essere stata costretta a lasciare persino l’alloggio che occupava, con la richiesta della società sportiva di restituire i canoni di affitto non goduti. Questa ragazza, futura mamma, si è ritrovata in una frazione di secondo senza lavoro quindi senza stipendio, fuori da casa sua.

A La Stampa la ragazza specifica: “Mi conveniva accettare l’accordo o non avrei più trovato una squadra. Piuttosto che tornare a giocare faccio il muratore, con tutto il rispetto, non sarei ovviamente in grado, però lo sport che amavo ora mi disgusta. Non ne voglio più sapere di quel mondo”.

La società sportiva ha così risposto attraverso un comunicato: “Con riferimento all’articolo pubblicato da ‘La Stampa’, la Società Black Angels Perugia Volley precisa che le dichiarazioni rilasciate dall’atleta Asia Cogliandro sono capziose, denigratorie e prive di fondamento. Nello specifico la Società fa notare che la giocatrice ha comunicato in via informale il suo stato di gravidanza il giorno 20 gennaio u.s. senza produrre alcuna certificazione medica”. Cosa accadrà ora? Lo scopriremo presto.

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