La Corte d’Appello ribalta improvvisamente la sentenza e avviene cosi il licenziamento. La situazione è a dir poco drammatica.
La legge è uguale per tutti e in certe situazioni può portare ad analizzare situazioni piuttosto sconvenienti e che creano non pochi problemi. Nelle ultime ore la Corte di Cassazione ha ribaltato tutto ed ha analizzato una sentenza smentendo la decisione iniziale e sorprendendo tutti coloro coinvolti in questa vicenda.

Una storia di qualche tempo fa che ha fatto molto rumore, una situazione che purtroppo vediamo in molte occasioni, capitava spesso in passato ma rispetto ad un tempo la legge è totalmente cambiata. E potrebbero cosi cambiare tante cose. Stiamo parlando della sentenza n.150/2024 che ha ribaltato la decisione iniziale della sentenza di primo grado ed ha evidenziato che in determinate situazioni avances sul posto di lavoro ad un collega possono costare il licenziamento in tronco, anche senza veri e propri testimoni.
Tutto è nato durante una festa di pensionamento all’interno di un edificio universitario e riguarda un addetto alla reception. Questi, visibilmente alticcio, si è avvicinato ad una collega, ed in preda all’entusiasmo l’ha abbracciata, le ha rivolto frasi eccessive e non gradite e l’ha baciata sulla bocca senza consenso. E quest’ultimo gesto avrebbe portato cosi alla decisione da parte della Corte d’Appello.
Licenziato in tronco per il gesto a lavoro, ecco cosa sta succedendo
Inizialmente la donna era rimasta scioccata per l’accaduto ma dopo si è andato per via legali e inizialmente la sentenza di primo grado aveva bocciato la richiesta della donna, e la motivazione stava nel ritardo da parte della donna nell’aver denunciato subito. Una situazione paradossale e che aveva creato numerose polemiche, da qui il ricorso e la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato tutto.

La Corte ha preso in causa l’articolo 26, comma 2, del D.Lgs 198/2006, considerato tra l’altro come codice delle pari opportunità tra uomo e donna ed ha sentenziato: “Si considerano discriminazioni le molestie espresse in forma fisica, verbale o non verbale che violano la dignità della persona e creano un clima intimidatorio, umiliante ed ostile all’interno dell’ambito lavorativo.
I Giudici hanno giudicato l’abbraccio, unito al bacio e parole inopportune, molestie sessuali e per questo si è optato per il licenziamento. Ciò che conta è che la persona non abbia gradito questa situazione, e per questo si è arrivati a questa decisione.