Sono sparite le pensioni? Milioni di italiani stanno vivendo un vero e proprio dramma, una situazione davvero complicata da gestire verso anche il futuro.
La pensione è sicuramente un diritto di chiunque ha lavorato e versato contributi per poi ritrovarsi da anziano la possibilità di una vita tranquilla. Viene erogata dallo Stato attraverso gli enti provvidenziali in Italia l’INPS.

L’età minima per andare in pensione è di 67 anni con almeno 20 anni di contributi anche computabili con riscatto e cumulo. C’è anche la possibilità di raggiungere una pensione anticipata in base ai contributi versati e al momento in cui questi sono stati definiti.
Oggi però dobbiamo leggere un dramma che sta per diventare realtà e che colpirà moltissime persone, nel corso degli anni ci troveremo a vivere delle novità che rischiano di creare molti problemi. Diventa interessante cercare di capire, in maniera anticipata, quello che può accadere con i prossimi mesi che potrebbero nascondere una novità decisamente negativa.
E se i giovani dicono che una pensione non ce l’avranno mai, e dunque pagano i contributi con un po’ di scetticismo e fastidio, anche chi sta per andare in pensione in questi anni non se la passa tanto meglio. Andiamo a scoprire perché in questo momento si parla addirittura di un dramma.
Addio alle pensioni, milioni di italiani vivono un dramma
L’ex ministro dell’Economia del Governo Berlusconi, Giulio Tremonti, ha affrontato un argomento molto difficile e che crea preoccupazione. Attuale onorevole della Repubblica di recente ha presentato la proposta di legge sul Fisco dove specifica che c’è grande preoccupazione per questa situazione.

Come riportato da Il Giornale, arrivano i virgolettati delle dichiarazioni del politico: “In una non remota prospettiva temporale, fra pochi anni, all’autunno demografico verrà ad aggiungersi quello democratico. La prevista progressiva riduzione dell’assistenza sociale pubblica avrà carattere regressivo perché destinata a svilupparsi all’interno di una società in cui pochi potranno comunque garantirsi un welfare privato”.
Il rischio è che oltre le pensioni possa addirittura scomparire anche la sanità pubblica in modo che le cure potranno essere servite solo a chi si potrà permettere un’assicurazione privata. Una situazione che obbliga a una vera e propria inversione di rotta.
Tremonti infatti predica l’obbligo di fare qualcosa ora e di non aspettare ancora a lungo, ipotizzando per esempio la detassazione completa per le donazioni. Una situazione complessa che fino a questo momento ci crea molta apprensione e offre davvero pochissime scappatoie per il futuro.