Non buttare l’acqua di cottura della pasta: 5 modi per riutilizzarla

L’acqua di cottura non va necessariamente buttata. E’ possibile riutilizzarla in vari modi. Eccone alcuni dei principali

In Italia abbandona il consumo di pasta e con esso anche quello dell’acqua necessaria per cucinarla. Acqua di cottura che, nella gran parte dei casi, fa sempre la stessa fine dirigendosi nello scarico del lavandino.

pentole utilizzate in cucina
Non buttare l’acqua di cottura della pasta: 5 modi per riutilizzarla – temporeale.info

Eppure – possiamo dirlo – è proprio dall’acqua usata per cuocere la pasta che è iniziata in un certo senso l’arte del riciclo domestico. Il suo riutilizzo per altri scopi non è certo invenzione della nostra epoca in quanto, già in passato, sono nate abitudini tuttora praticate in cucina. Una delle principali è, ad esempio, la possibilità di lavare i piatti sporchi proprio con l’acqua di cottura. Un rimedio assai congeniale in quanto quest’acqua è ricca di amido, sostanza che le conferisce un’efficacia sgrassante senza neppure aggiungere un elevato quantitativo di sapone o detersivo.

Come riutilizzare l’acqua di cottura, ecco altri modi per valorizzarla

Rimanendo sempre nell’ambito della cucina, l’acqua della pasta è utile anche per cuocere di nuovo. Riportandola a bollore, può essere impiegata per la cottura a vapore di alimenti come verdure o merluzzo. A proposito delle verdure, potete ammollare nell’acqua di cottura legumi e cereali mentre se volete impastare pane, pizza e focacce, il riciclo può essere altrettanto efficace.

acqua in ebollizione per la cottura della pasta
Come riutilizzare l’acqua di cottura, ecco altri modi per valorizzarla – free.it

L’acqua della pasta è anche un efficacissimo fertilizzante naturale. Pertanto, può essere impiegata anche per annaffiare le piante ma con due accortezze fondamentale. Prima di tutto va lasciata raffreddare prima di irrigare il terreno poi deve essere priva di sale. Oltreché alle piante, inoltre, quest’acqua fa bene anche ai piedi doloranti e gonfi. Mettetela in una bacinella, aggiungete del sale grosso e qualche goccia di olio essenziale a vostra scelta ed ecco che potrete gustarvi un pediluvio estremamente rilassante.

Piante, piedi e anche capelli. Si, avete capito bene. Può giovare e non poco al cuoio capelluto secco o irritato un impacco con acqua di cottura di pasta o riso da applicare sui capelli poco prima di lavarli. L’amido e i sali minerali, infatti, con la loro azione congiunta possono ammorbidire e districare i capelli favorendo poi una maggiore incisività del lavaggio. Se conservata in bottiglia e fatta raffreddare, l’acqua di cottura può anche trasformarsi anche in una bevanda rigenerante con l’aggiunta di sciroppi ai gusti che più preferite. Ovviamente, non è salutare abusarne se l’acqua contiene molto sale.

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