L’Agenzia delle Entrate controlla anche amici e parenti: ci guardano nelle tasche

Novità importante per il constrasto all’evasione fiscale: l’Agenzia delle Entrate può controllare anche amici e parenti, c’è il via libera

La lotta all’evasione fiscale si fa più intensa in Italia. Mancava solo l’ufficialità, adesso è arrivata: da questo momento l’Agenzia delle Entrate sarà libera di effettuare controlli fiscali anche su famiglia e parenti in caso di necessari accertamenti per cercare di individuare eventuali incongruenze tra un tenore di vita elevato e redditi dichiarati, al fine di scoprire prestanome o altri movimenti patrimoniali che possano destare sospetto.

Simbolo dell'Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate controlla anche amici e parenti: ci guardano nelle tasche (Ansa) – Free.it

L’obiettivo è limitare sempre più l’uso distorto di risorse familiari. Considerando quanto sia grande, ancora oggi, la piaga dell’evasione fiscale in Italia, la Corte di Cassazione ha tenuto a stabilire i limiti entro i quali è possibile per il fisco utilizzare i propri strumenti di controllo, allargando gli eventuali accertamenti non solo ai contribuenti, ma anche a soggetti a loro vicini, come conviventi e parenti.

Una strategia che mira a intercettare eventuali anomalie, per evitare ad esempio che un contribuente utilizzi un parente o un amico per occultare agli occhi dell’Agenzia delle Entrate redditi aggiuntivi o beni e patrimoni che contribuirebbero ad aumentare il suo carico fiscale.

Aumentano le possibilità di controllo dell’Agenzia delle Entrate: la Cassazione dà il via libera agli accertamenti su amici e parenti

La grande domanda che finora si sono posti sia i contribuenti che i professionisti del fisco è questa: c’è un limite entro il quale l’Agenzia delle Entrate può predisporre i propri accertamenti, senza violare la riservatezza e i diritti del cittadino? La risposta è ovviamente sì. Un limite c’è e non può non esserci.

Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la sentenza numero 13761 del 2025, ha voluto chiarire i termini della questione, sottolineando una volta per tutte come l’Agenzia abbia diritto a effettuare controlli fiscali sui familiari e i parenti, anche se questa non può diventare una prassi.

Cassettina con soldi contanti e monete
Agenzia delle Entrate, via libera ai controlli ad amici e parenti: cosa cambia (Pixabay) – Free.it

Stando a quanto riferito dal tribunale, le verifiche fiscali finalizzate a rintracciare una condotta evasiva possono riguardare anche i conti bancari intestati al coniuge o ad altri familiari del contribuente. Qualora venissero riscontrate anomalie, starebbe al contribuente spiegare l’origine e la natura di tali operazioni sospette.

Tuttavia, questo tipo di ispezioni e indagini ulteriori possono avere luogo solo nel caso in cui vi siano indizi che facciano presumere a tutti gli effetti un comportamento elusivo. In altre parole, solo in quei casi in cui ci sia il fondato sospetto che il contribuente stia cercando di nascondere almeno una parte del proprio reddito e dei propri beni tramite l’aiuto di un soggetto terzo.

Un’ulteriore arma a disposizione del fisco per scoraggiare tutti coloro che ricorrono a intestazioni simulate di conti correnti per aggirare gli obblighi fiscali, pratica ancora piuttosto utilizzata nel nostro paese.

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