L’INPS sta inviando questi soldi a chi ha l’assegno di inclusione sospeso

Una notizia importante è arrivata, l’INPS sta inviando soldi a chi l’Assegno di inclusione sospeso. Chi potrà godere di questo beneficio.

Come noto l’Assegno di inclusione (AdI) è una prestazione destinata a sostenere i nuclei familiari con particolari difficoltà economiche e sociali. Infatti in presenza di determinate condizioni l’INPS provvede a erogare delle somme di denaro che integrano il reddito posseduto. Scopo della misura non è esclusivamente il supporto economico, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo delle famiglie beneficiarie.

ragazza esulta, scritta assegno di inclusione
L’INPS sta inviando questi soldi a chi ha l’assegno di inclusione sospeso – free.it

Non a caso è prevista obbligatoriamente la partecipazione a politiche attive del lavoro dei percettori. Naturalmente la parte economica riveste comunque un’importanza particolare, per i nuclei familiari coinvolti. A questo proposito vi è un aspetto particolare da ricordare. Dopo 18 mesi l’erogazione della prestazione è sospesa in attesa di un nuovo possibile rinnovo. Ma si resta senza soldi? Una notizia importante circola a questo proposito.

INPS, erogati soldi anche con l’AdI sospeso

Come accennato l’INPS non eroga l’assegno di inclusione durante il periodo di sospensione. Dopo la 18 mesi la prestazione si ferma in attesa del rinnovo, se ancora in possesso dei requisiti necessari. A luglio la sospensione interessa i beneficiari che hanno iniziato a ricevere l’AdI nel gennaio del 2024. Ma ora c’è una buona notizia, almeno per una parte di loro.

banconote euro
INPS, erogati soldi anche con l’AdI sospeso – free.it

L’INPS paga regolarmente i carichi di cura, anche durante il mese di sospensione, se si tratta di arretrati relativi a questa voce. Infatti le somme già spettano al nucleo familiare. Tra i requisiti necessari per ottenere l’AdI oltre all’ISEE inferiore ai 10.140 euro c’è anche la presenza nella famiglia di un soggetto vulnerabile (anziano over 60, disabile, minore e persona in condizione di svantaggio sociale).

Da quest’anno la norma prevede che sia attribuito automaticamente il coefficiente di carico di cura, pari a 0,40 nella scala di equivalenza. Nella famiglia deve esserci almeno una della seguenti condizioni: minore sotto i tre anni, disabilità di un componente o tre o più figli minori. Questa nuova modalità riguarda tanto le nuove domande che quelle già lavorate con ricalcolo delle cifre versate e accredito degli arretrati.

Quindi per chi si trova nel mese di stop dell’erogazione è possibile che l’INPS liquidi gli arretrati spettanti per i carichi di cura, maturati nei mesi precedenti e non calcolati in passato. Dunque anche se la ricarica ordinaria di luglio non arriva per la sospensione, si può presentare la nuova domanda per il rinnovo e al tempo stesso ricevere quanto spettante per i carichi di cura,

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