Se la vostra giornata è stata rovinata da un blackout potreste ricevere un rimborso automatico nella bolletta dell’energia elettrica.
Sempre più frequentemente si verificano blackout in estate in diverse città italiane. Se anche voi rientrate tra i consumatori che si sono ritrovati senza luce per diverse ore allora riceverete un rimborso in bolletta. Vediamo quale sarà l’importo spettante e in quali casi è previsto.

Nessuno vorrebbe che i blackout diventassero parte della nostra quotidianità ma purtroppo stanno accadendo sempre più frequentemente. Sono diversi i fattori riconducibili all’emergenza, naturali e artificiali. Guasti tecnici alle centrali o alle linee di distribuzione sono le cause più frequenti come anche i sovraccarichi alla rete o eventi metereologici avversi.
Indipendentemente dalla causa rimanere senza luce a lungo è un inconveniente piuttosto problematico, soprattutto se accade in un ufficio oppure a casa quando si lavora in smartworking. Una volta che il computer portatile si scaricherà non si potrà più lavorare. I blackout, poi, possono danneggiare gli elettrodomestici e far rovinare tutti i prodotti che si hanno in frigorifero con un dispendio economico non indifferente. Quando si può chiedere un rimborso?
Indennizzi in caso di blackout, quando scatta il rimborso
Il Codacons ha definito questa situazione di ripetuti blackout “assurda” chiedendo che le società di energia elettrica versino indennizzi ai cittadini colpiti dal problema. D’altronde questa è la prassi stabilita da ARERA, utenti e attività commerciali coinvolti nei blackout dovranno ricevere un indennizzo automatico.

L’importo sarà pari a 34,50 euro per i clienti domestici con potenza uguale o inferiore a 6 kW con un aumento di 17,25 euro ogni 4 ore aggiuntive di interruzione fino ad un massimo di 240 ore. Per le utenze con potenza oltre i 6 kW, invece, la somma sale a 172,50 euro con un incremento di 86,25 euro ogni 4 ore ulteriori di blackout. Il cittadino non dovrà inoltrare richiesta di risarcimento. Questo dovrà partire in automatico con uno sconto in bolletta.
Facoltà dell’utente, invece, è richiedere un ulteriore risarcimento danni come stabilito dal Codice Civile a condizione che si siano subite perdite economiche rilevanti o altri disagi a causa dell’interruzione di energia elettrica. Frigoriferi danneggiati, ad esempio, oppure router bruciati. Bisognerà inviare un reclamo scritto allegando prove del fatto, la ricevuta delle spese o i preventivi di riparazione.
La risposta al reclamo dovrà arrivare entro 30 o 40 giorni altrimenti si potrà chiedere l’indennizzo di ritardo (dai 25 ai 75 euro). Il Codacons verificherà che i fornitori di energia e distributori eroghino gli indennizzi. L’associazione è pronta ad intraprendere una class action qualora questo non dovesse accadere e soprattutto se non verranno prese tutte le misure necessarie per garantire la continuità del servizio ai cittadini.