Incredibile: l’IA fa questa cosa nelle email di tutti noi, compresa la tua

Vediamo che cosa comporta nelle comunicazioni quotidiane tramite mail l’intelligenza artificiale (IA). È in grado di fare anche questo.

L’intelligenza artificiale si è ormai integrata in numerose applicazioni usate quotidianamente da milioni di persone. Dunque in maniera a volte inconsapevole, ma quasi inevitabile, sta diventando parte delle normali attività che si svolgono tutti i giorni con tutte le applicazioni e strumenti informatici più comuni.

mail su schermo, mentre si scrive su pc
Incredibile: l’IA fa questa cosa nelle email di tutti noi, compresa la tua – free.it

Perciò l’intelligenza artificiale trova spazio non solo al lavoro, dall’editoria alla medicina, ma nelle faccende più semplice come l’invio di un sms o la lettura della posta elettronica. Proprio nella posta digitale, che a volte intasa il nostro indirizzo elettronico, si vedono gli effetti della diffusione dell’intelligenza artificiale. Scopriamo nel dettaglio di che cosa si tratta e cosa comporta.

La posta elettronica, ultime ingerenze dell’IA

Recenti studi effettuati negli Stati Uniti hanno stimato che circa il 51 per cento della posta SPAM che quotidianamente invade le caselle elettroniche è prodotta con l’ausilio dell’IA. Una crescita inarrestabile partita fin dal 2023.

Inoltre sempre di più le truffe e i raggiri effettuati tramite mail o sms, sono realizzati con l’intelligenza artificiale. Il motivo è immediato. questo strumento è in grado di creare testi sempre più corretti dal punto di vista grammaticale, adeguati dal punto di vista formale e convincenti nel tono e nelle richieste. Insomma diventa sempre più difficile distinguere un testo scritto da un autore umano da uno realizzato dall’IA.

uomo scrive mail
La posta elettronica, ultime ingerenze dell’IA – free.it

Il risultato sono messaggi più puliti che sembrano molto più professionali del passato, capaci di convincere le vittime con toni allarmistici e senso di urgenza. I modelli linguistici dei vari chatbot sono adattati meglio alle varie culture linguistiche e presentano un numero di errori grammaticali ridotto. Inoltre il tono del messaggio è sempre più verosimile, trasmettendo senso di urgenza e di necessità.

Questi attaccati informatici con vere e proprie campagne di phishing sono potenziate dall’so dell’intelligenza artificiale, con una crescita costante delle truffe ai danni di vittime private o aziendali. C’è poi un altro elemento che spiega l’uso massiccio dell’IA: la velocità di produzione di queste mail. Un truffatore in carne e ossa può produrre diverse decine di mail al giorno.

Un modello di intelligenza artificiale ne genera centinaia in pochi minuti, tutte diverse, tutte più sofisticate e in grado di superare i filtri antispam. Gli strumenti di lavoro dei criminali sono più efficaci potendo utilizzare toni più adeguati, sinonimi corretti e formule linguistiche studiate su misura per il bersaglio da colpire. Dunque un pericolo reale e purtroppo destinato a crescere.

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